La giunta della Camera dice «sì» al processo a Sara Cunial
La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dice «sì» al processo a Sara Cunial. L’ex deputata, eletta con il Movimento 5 Stelle e poi passata al gruppo misto, è alla sbarra per rifiuto a fornire le generalità, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. La giunta ha votato all’unanimità. L’organo parlamentare aveva, all’inizio di marzo, rinviato la decisione sulla questione.
La giunta della Camera dice sì al processo a Sara Cunial

Secondo il relatore, il deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Devis Dori, i comportamenti di Cunial sono da valutare come «sindacabili». Alla relazione ha aderito anche Dario Iaia di Fratelli d’Italia.
Nella seduta hanno espresso il voto favorevole anche Carla Giuliano (Movimento 5 Stelle); Ingrid Bisa (Lega); Patrizia Marrocco (Forza Italia) e Antonella Forattini (Partito Democratico).
Il prossimo passo sarà una relazione da trasmettere all’aula, che consentirà al processo di ripartire.
Il procedimento era stato sospeso dal giudice Marco Tornatore dopo un’eccezione presentata dall’avvocato Edoardo Polacco, difensore dell’ex onorevole.
La vicenda
Cunial è a processo per alcuni fatti avvenuti ad Aosta il 24 aprile 2021, quando in piazza Chanoux ad Aosta era in programma una manifestazione contro la Dad.
Prima dell’evento, l’allora deputata si trovava davanti a una birreria in via Gramsci con altre persone. Alla richiesta di due finanzieri di sciogliere l’assembramento e fornire i documenti, Cunial si sarebbe rifituata.
Poco dopo, in piazza Chanoux avrebbe fornito agli uomini delle Fiamme Gialle un tesserino della Camera, salvo poi strapparlo di mano al militare. Infine, avrebbe minacciato il finanziere dicenogli: «Se andate a multare il locale vi rovino».
(t.p.)
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