Lame si racconta Sotto i Vestiti, fuori il nuovo Ep
È fuori dalla mezzanotte di martedì 4 aprile Sotto i Vestiti il primo Ep di Samuele Lame rapper melodico aostano
«Non so come iniziare…» dice Lame, nella prima traccia del suo Ep, Sotto i Vestiti.
Ma alla fine, Samuele Lame, rapper aostano con la passione per la melodia, ha iniziato il suo viaggio e pubblicato il suo primo Ep da solista che mette a nudo quello che c’è sotto i vestiti, appunto, la sua storia personale.
«Questo è il mio sfogo, il mio viaggio» canta ancora Lame.
«È un disco molto personale, avevo tanti dubbi che a qualcuno potesse interessare perché pensavo che fosse troppo personale – spiega Lame -, ma Marzio (Fachin, dj e produttore con Block Rockin’ Beats, ndr) e Neda (Raffaele D’Anello, titolare del MeatBeat Studio, ndr), che mi hanno accompagnato per tutto questo viaggio, mi hanno spronato a farlo».
«Sono molto contento di com’è venuto e spero che possa raggiungere più persone possibile».
Lame
Samuele Lame, classe 1998, appassionato di rap inizia a scrivere i primi brani 4 anni fa insieme all’amico Davide Rasoira, a loro si aggiunge poi Carlo Giordano e insieme formano i D+ il trio rap di Lame, Phastidio e Cavia, che ha vinto recentemente il Majic Music Contest.
«Con Davide, 4 anni fa, siamo rimasti un po’ soli perché molti amici se n’erano andati altrove per l’Università – racconta -. Abbiamo iniziato a scrivere testi e a fare un po’ di freestyle. A noi si è aggiunto Carlo che suona il piano e con lui lo scorso anno abbiamo registrato un primo mixtape, Musica al Contrario, con 10 pezzi».
«Da tempo, però, io sentivo la necessità di fare una cosa tutta mia per dire quello che mi passava nella testa» spiega Lame, autore di tutti i testi di Sotto i Vestiti.
Sotto i Vestiti
«Ogni pezzo parla di cose di cui ho sempre fatto fatica a parlare. L’album non è nato subito, i pezzi li ho scritti occasionalmente, tendenzialmente quando ero preso male…» spiega.
Un viaggio nella sua personalità, nei suoi pensieri, in ciò che ama e in quello di cui ha paura.
Oltre a Impronte, la quarta traccia, già uscita, il primo brano nato è anche quello che apre l’Ep, Il viaggio, «nato da un sentimento, o una paranoia generale di fare i conti con quello che sei diventato» spiega ancora l’artista aostano.
Ogni traccia un pezzo di storia di Lame, come in L.I.L.Y. in cui racconta cosa gli piace, o in Storie, in cui parla dei genitori.
«Mio padre è arrivato da solo stremato dal mare
sopra una ca**o di nave…
Trova una cosa e ci campa o la sera non si mangia,
non c’erano ca**i, non c’erano bla, non c’erano ma, c’erano i fatti
e ce l’hanno fatta.
A mamma piaceva studiare, voleva scrivere articoli,
mi ricordo che ce lo diceva da piccoli…».
In Le Giornate Lame è accompagnato da Cavia, che ha anche prodotto il brano, al pianoforte, infine Debolezze, prodotto da Marzio Fachin e Christian Skaa Cavallera di Block Rockin’ Beats, a chiudere l’Ep.
Sotto i Vestiti è stato mixato e masterizzato da Raffaele Neda D’Anello al MeatBeat Studio.
Il futuro
«L’aspirazione è poter vivere di musica, un giorno» confessa Samuele Lame, cameriere alla pasticceria Bovio di piazza Chanoux.
«Mentre adesso c’è voglia di continuare a fare musica nuova, trovare un suono completamente nostro anche grazie al piano di Cavia che ci distingue».
Sotto i Vestiti è fuori da poco più di 24 ore e Lame ha già avuto dei riscontri positivi.
A fugare i dubbi iniziali i ringraziamenti di alcune persone proprio per essersi raccontato in modo così personale, «forse è proprio questo che ha colpito. In ogni traccia ci sono sentimenti diversi e spero che questo possa arrivare a chi ascolta».
Sotto i Vestiti è disponile sulle principali piattaforme di ascolto online qui.
(erika david)