Festa dell’Europa: «rilanciare l’UE partendo dai territori»
Festa dell’Europa: «rilanciare l’UE partendo dai territori»
«L’Europe ne se fera pas d’un coup, ni dans une construction d’ensemble: elle se fera par des réalisations concrètes créant d’abord une solidarité de fait».
Dopo oltre 70 anni e alla luce di un percorso che ha visto nascere e trasformarsi la Comunità – poi Unione Europea, le parole pronunciate il 9 maggio 1950 da Robert Schuman conservano intatta la loro attualità.
Il 9 maggio si ricorda infatti il discorso pronunciato a Parigi dall’allora ministro agli Affari esteri che gettò le basi per la nascita di una nuova forma di cooperazione politica, per evitare guerre tra gli stati membri.
Bertin: «integrazione tra politiche»
Il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin interviene oggi, martedì 9 maggio, giorno nel quale si celebra l’Unione Europea.

«In un periodo in cui il conflitto armato affligge ormai da oltre un anno il confine orientale europeo dell’Unione, la giornata dell’Europa rappresenta innanzitutto l’occasione per riaffermare la straordinaria intuizione che fu alla base del progetto originario: quello della creazione di una comunità sovranazionale peculiare e senza eguali che, nel tempo, ha saputo andare ben oltre gli iniziali obiettivi di pace e stabilità tra Stati membri, dando vita a un vero e proprio percorso di integrazione tra politiche – commenta il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin -.
Europa tra solidarietà, inclusione e sussidiarietà
«Ma la festa di oggi è anche un momento di riflessione che impone a tutti di continuare a interrogarsi su come rinnovare e attualizzare il progetto europeo, nell’ottica della solidarietà, dell’inclusione e della sussidiarietà».
«In questo senso, un ruolo centrale spetta non solo alle istituzioni europee e agli Stati membri, ma anche alle autonomie territoriali – enti locali e Regioni – che rappresentano un tassello fondamentale nel mosaico europeo di popoli e territori, con le proprie caratteristiche, le proprie esigenze, le proprie peculiarità – conclude Bertin -.
Ad essi spetta la responsabilità di farsi primi interpreti delle aspettative e delle speranze degli “europei” di tutta l’Unione, nonché veicolo concreto delle istanze dell’Europa di domani».
Blu Europa sulle parole di Emile Chanoux
Questa sera, martedì 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, la frase ‘Voir clair, vouloir vivre’ del martire della Resistenza valdostana Emile Chanoux e che è incisa sulla facciata sud di Palazzo regionale, sarà simbolicamente illuminata di blu.
(re.aostanews.it)
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