Mobilità Aosta: presentato il Pums in commissione, Renaissance e Area Democratica chiedono prima i servizi e poi gli interventi
Giovanni Girardini e Diego Foti chiedono il potenziamento del trasporto pubblico locale prima di procedere con l'aumento delle tariffe dei parcheggi a pagamento e in generale con gli ulteriori interventi sulla mobilità. Il documento sarà pubblicato in questi giorni: tempo fino a fine luglio per le osservazioni
Prima i servizi poi tutte le modifiche del caso. Queste le posizioni emerse da Renaissance e Area Democratica all’interno della seconda commissione del comune di Aosta, che ha trattato ancora una volta di Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile).
Aumenti dei parcheggi, nuovi percorsi ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico locale, sono tanti gli argomenti affrontati in aula, per un documento che verrà pubblicato entro pochi giorni, dando così il via alla fase di presentazione delle osservazioni (che dovrebbe concludersi per la fine di luglio) prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio comunale.
Giradini: «No a interventi senza trasporto pubblico decente»
A esprimere i maggiori dubbi è stato il consigliere di Renaissance, Giovanni Girardini, che pur condividendo l’impianto delle modifiche, a partire dalla ciclabile, fino ad arrivare allo stimolo volto al minor utilizzo dell’auto, non apprezza però le modalità scelte.
«Condividiamo l’idea di creare piste ciclabili, zone pedonali, ridurre la sosta in centro, ma l’amministrazione deve dare dei servizi alla comunità – ha esclamato -. Parliamo solo di ridurre parcheggi e aumentare le tariffe, ma non facciamo prima le cose necessarie a ridurre disagi».
Giovanni Girardini porta gli esempi di alcune città, piccole e grandi in cui prima si è pensato a potenziare i servizi, poi si è dato vita alle rivoluzioni, come a Nizza.
«Non si può intervenire senza mettere mano a un tpl inefficiente – ha continuato Girardini -. Il servizio è attrattivo quando non è percepito come una perdita di tempo, altrimenti diventa un danno economico anche per le aziende; e il centro, in questo senso, sta già perdendo molto».
Girardini ha anche ricordato come si debba considerare che la Valle «è Aosta-centrica, visto che qui ci sono tutti i servizi» e i ragionamenti devono essere sicuramente di più ampio respiro.
«In questo stato, se mi dicessero domani Conte Crotti diventa pedonale e faremo le ciclabili, mi farei piuttosto ammazzare dalla ruspa – ha concluso Girardini in maniera colorita -. Con i servizi il discorso sarebbe decisamente diverso».
Area Democratica
Sulla questione ha messo i puntini sulle i anche il consigliere di Area Democratica, Diego Foti.
«Condivido assolutamente gli obiettivi del Pums, ma fondamentale sarà intervenire sul trasporto pubblico – ha sottolineato Foti -. Io mi auguro anche la riapertura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier, poi ci saranno da risolvere anche criticità riguardanti i parcheggi di attestamento poco utilizzati, modifiche alla viabilità come quelle decise in via Monte Emilius e magari pensare a servizi a chiamata».
«Perché stop alla gratuità dei parcheggi a pranzo»?
Pur condividendo quasi per intero il piano, il presidente di commissione, Pietro Varisella, ha detto che «gli aumenti tariffari non mi spaventano, visto che i prezzi erano fermi da anni – ha esordito, ma vorrei capire la ratio di annullare la gratuità in pausa pranzo, cosa che dava un respiro diverso a chi magari torna a casa per la pausa o decide di mangiare qualcosa in centro».
L’assessore alla Mobilità
Ha provato a fugare i dubbi l’assessore alla Mobilità, Loris Sartore, evidenziando come la questione dei parcheggi e della sosta siano solamente «una parte, peraltro non principale, di un piano strategico che darà un’architettura alla mobilità».
Evidenziato come gli eventuali aumenti «non entreranno sicuramente in vigore da domani», Sartore ha anticipato come provvidenziali saranno la gratuità e l’allungamento delle navette rossa e verde, ribadendo ancora una volta come gli interventi «saranno migliorativi», cercando di disicentivare «la sosta sistematica» a favore di una maggiore rotazione a vantaggio degli «utilizzatori dei servizi».
«Il trasporto pubblico è tarato sulle città e gli utenti e prima che venga utilizzato vanno creata una propensione e una minore esigenza di utilizzare l’auto – ha continuato Sartore -. Il nostro tpl è stato considerato mediamente buono, con punti di debolezza nei giorni festivi e negli orari serali. Ci saranno già a breve dei cambiamenti come il biglietto unico e abbonamenti più vantaggiosi, ma già con i primi tratti di ciclabile mi pare di poter dire che Aosta sta cambiando volto in meglio».
Il Mobility manager
A chiarire ulteriori aspetti ci ha pensato il mobility manager, dirigente di Aps, Fabio Bressan, che ha rivelato come dalle 7.30 alle 8.30 «entrino in Aosta 4 mila veicoli e quasi altrettanti sono gli spostamenti interni alla città: l’obiettivo è ridurre questi spostamenti “inutili” che potrebbero essere fatti con altri mezzi», a cominciare dal cambio di prospettiva per i parcheggi di «attestamento» unito alla volontà di favorire «il trasporto pubblico locale».
Ricordato come l’ultima grande modifica alla politica tariffaria della sosta risalga al «2016», Bressan ha sottolineato come un buon «piano della sosta» sia fondamentale «per un buon piano di mobilità urbana, visto che le auto stanno ferme per il 98% del tempo».
L’abolizione della fascia della gratuità in pausa pranzo, poi, secondo Bressan appare quasi doverosa, visto che Aosta è una delle poche località ad averla.
«Il buco di due ore genera domanda di spostamento che non ci sarebbe e spinge a non pagare nei periodi appena precedenti la forbice oraria – ha continuato -. Dobbiamo far sì che il rapporto domanda-offerta di sosta sia lo stesso in tutta la giornata».
L’idea, poi, è aumentare l’utilizzo dei parcheggi in struttura, pur aumentando il costo dell’abbonamento, che passerà da 40 a 50 euro per Carrel e Consolata.
«Le strutture non sono quasi mai complete, dobbiamo cambiare paradigma – ha concluso -. Mettiamo le macchine sotto terra e usiamo la strada per scopi più nobili e pregiati».
(alessandro bianchet)