«Lasceremo una buona eredità»; la Giunta di Aosta fa il bilancio di metà mandato
Il governo cittadino si promuove senza fare voti dopo i primi 1070 giorni di lavoro: «Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma non ci siamo risparmiati»
«Lasceremo sicuramente una buona eredità. Un voto? Da pedagogista sono contrario, perché troppo orientato alla persona e non al lavoro. La valutazione, però, è sicuramente buona per il clima respirato nel lavorare a favore dell’amministrazione. Abbiamo lavorato bene, in armonia e senza risparmiarci». Le parole del sindaco Gianni Nuti rappresentano la summa del bilancio di metà mandato della Giunta del Comune di Aosta, che mercoledì mattina ha tirato le fila dei primi 1070 giorni di governo.
Il sindaco
Il sindaco, Gianni Nuti, ha introdotto le considerazioni sul dossier “Prima meta. La città cambia. Cambia lo sguardo sulla città”, ritenendolo un modo per «riflettere su quanto fatto, per chiederci com’è andata e capire cosa fare».
Partita con la metafora del viandante, la Giunta ha percorso «1070 giorni faticosi», in un cui si è lavorato «sodo, in un clima di collaborazione e rispetto reciproco», provando a «smorzare le polemiche, anche se non sempre ci siamo riusciti».
Gianni Nuti ricorda la volontà di «cambiare la città» e promuovere uno «sguardo differente», fatto di «interventi di abbellimento, apertura, rinnovi e riqualificazioni», pur mantenendo uno «sguardo attento verso gli ultimi», promuovendo «l’equità» e pensando la città «a misura di bambino».
Il tutto provando a dare spazio a una dimensione più culturale e «riflessiva», coinvolgendo «le periferie» anche con eventi «da vivere tutto l’anno» e provando a stimolare la «partecipazione popolare».
«Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma lasciamo un’eredità»
Spingendo forte sulla sostenibilità ambientale, «per trovare l’equilibrio tra il paesaggio antropico e la vita delle cose», la Giunta ritiene di non aver «risolto tutti i problemi della città», ma di «lasciare una buona eredità, sapendo che abbiamo usato tanti strumenti per realizzare i nostri desiderata», sviluppando sia il rapporto con il no-profito che con il «profit sostenibile».
Nuti torna poi indietro nel tempo.
«Al nostro arrivo, la macchina amministrativa era dedicata per il 40% alla gestione della pandemia – ricorda il primo cittadino -. Abbiamo avviato la riorganizzazione, piani di assunzione, recuperato il segretario generale e fatto bingo con il Capo di gabinetto: le fatiche e i dardi ci sono sempre, ma dobbiamo gestire anche quelli con il sorriso sulle labbra».
Il rapporto con i cittadini
Una parentesi sul rapporto con l’esterno.
«Tra incontri con i cittadini, eventi e impegni ho avuto oltre 4.000 appuntamenti – conclude Nuti -. Ma noi vogliamo esserci e per questo faremo altri sei incontri con la popolazione, per raccogliere il clima che si respira».
Anche perché ora, con l’avvio di tutti i cantieri del Pnrr, arriva un momento molto delicato.
«Vero, si avvicina una stagione molto fertile, grazie al drenaggio di risorse regionali e non solo – si concede il sindaco -. Abbiamo vinto scommesse, fatto diventare realtà sogni impensabili e non sempre siamo riusciti a farci capire, anche per una scarsa volontà di presidiare il terreno dei social a colpi di machete. Preferiamo essere meno popolari, ma con la certezza di lasciare qualcosa».
Da fare
Rimane ancora da fare, a partire dalla «sfida delle comunità energetiche», passando per gli indirizzi sul futuro dell’Area F8, con una «soluzione per il collegamento nord-sud», fino a concludere l’iter per via Brocherel e la revisione del Piano regolatore».
La vice sindaca: patrimonio, bilancio e polizia locale
Parlando di un bilancio, che ora sfiora i 100 milioni di euro, la vice sindaca, Josette Borre, ricorda la volontà di «dare dignità ai beni della popolazione» sottolineando in particolare il Caffé Nazionale e il Teatro Giacosa.
Evidenziando i «conti in ordine», Borre sottolinea come dal 2021 «rispettiamo le scadenze, evitando esercizi provvisori che ingessano l’amministrazione».
Capitolo particolare merita «l’Ufficio riscossione dei crediti – ancora la vice sindaca -, che ci ha permesso di recuperare tante somme perse negli anni».
Polizia locale e sicurezza
Poi un accenno alla Polizia locale, che in questi giorni sta vivendo il caso del Comandante Fabio Fiore.
«Investiamo molto in questa area e vogliamo una struttura in grado di sostenere le attività straordinarie emerse in questi anni, come le manifestazioni e il protocollo MoVdA – conclude Borre -. Abbiamo inserito altre 10 unità di personale e continueremo il nostro lavoro».
A livello di sicurezza, infine, sono in arrivo «50 telecamere per la zona tra Giardini Lussu, stazione e aree limitrofe alle mura».
Politiche sociali
Snocciola numeri importanti l’assessora alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati, a cominciare dai «150 posti al nido, che ora saranno fruibili da qui a sempre e che potranno solo crescere – spiega l’assessora -, sfruttando il cambiamento dell’approccio e il lavoro con università e famiglie».
Ricordata la riapertura, dopo quattro anni, della Bocciofila del Quartiere Cogne, Forcellati ha evidenziato l’aumento del «60% del minutaggio dedicato alle persone anziane nel nuovo appalto», nonché il varo di «progetti specifici».
Importanti, poi, «500 mila euro investiti per il progetto Sentirsi a casa», dedicato alle «politiche abitative legate alla fragilità» e a persone in arrivo da paesi terzi: 12 in tutto, ospitate nel sistema Sai.
Intascata la creazione della Consulta per le pari opportunità e la non discriminazione, Forcellati mette l’accento, poi, sui «500 mila euro di aiuti economici erogati attraverso i Bonus spesa – chiosa -. Soldi che hanno contribuito a dare un aiuto alimentare a persone in difficoltà già prima della pandemia».
Lavori Pubblici
Corposo il discorso relativo ai lavori pubblici, settore peraltro foriero di numerose polemiche.
Ricordato come prima di partire sia stato necessario rimpinguare l’area e affidare poi alcune cose alla consulenza del Gruppo Pnrr, l’assessore Corrado Cometto ammette di «aver fatto tanto e molti cantieri partiranno a breve».
Cometto parte, ovviamente, dal Quartiere Cogne e dal Quartiere Dora, che a inizio legislatura hanno visto il Comune vincere i bandi PinQua e Rigenerazione Urbana, ora confluiti nel Pnrr, «portando così tempi di realizzazione più brevi» per piani, rispettivamente, da 20 e 18 milioni di euro, che «cambieranno il volto dei quartieri».
In materia di verde, sempre al centro degli strali di social e minoranza, la Giunta ha «triplicato le risorse», portando nuovi «giochi per bimbi, panchine e garantendo di nuovo la fioritura di aiuole e rotonde».
A tutto questo si aggiunge la pedonalizzazione dell’Arco d’Augusto, «con il progetto complessivo su via Monte Emilius», il prossimo avvio della gestione dell’impianto di illuminazione pubblica (20 milioni di euro) da parte di Telcha, il recupero di 1.5 milioni di euro di crediti legati all’acquedotto, ma anche la nota dolente degli asfalti.
«Nel passato si è investito poco, circa 150 mila euro all’anno – spiega Corrado Cometto -. Noi, solo per l’anno in corso, quasi un milione di euro».
Poi, ovviamente, il nodo ciclabile.
«Abbiamo sposato il progetto avviato dalle precedenti amministrazioni – conclude l’assessore -. Siamo fortunati a dare gambe a questa struttura: nonostante le critiche, credo che tra cinque anni ci si chiederà perché non sia stata fatta prima».
Commercio, Turismo e Sport
Ringrazia la cooperazione tra le varie realtà l’assessora alla Promozione turistica, Sviluppo economico e Sport Alina Sapinet, che rimarca come questo consenta di «programmare al meglio, con manifestazioni per tutto l’anno».
Con la sperimentazione della co-progettazione anche per gli impianti sportivi, l’assessora ricorda il completamento della prima parte di lavori per il Palaindoor, ma anche il fatto di aver soddisfatto la voglia post-pandemia «portando gli eventi anche nelle periferie».
In materia di commercio, uno dei primi passi è stato la revisione del regolamento dei mercati, ma soprattutto «l’indizione del mercato del venerdì in piazza della Repubblica» e un primo rilancio «del mercato coperto».
Ambiente e Mobilità
Il via libera all’aggiornamento del PGTU (Piano generale del traffico urbano), il prossimo ok al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile; è in corso l’analisi delle osservazioni da parte degli uffici) e l’attenzione al rinnovo del Piano regolatore sono tra i fiori all’occhiello evidenziati dall’assessore all’Ambiente, Pianificazione territoriale e Mobilità, Loris Sartore.
«La mobilità e in particolare quella sostenibile ci hanno visti molto impegnati – esordisce Sartore -. Abbiamo riattivato la figura del mobility manager, stimolato l’uso della mobilità alternativa con il pedibus e il bicibus alla Scuola Lexert e con l’istituzione delle strade scolastiche e abbiamo dato corso alla pista ciclabile».
Sempre in materia di sostenibilità, è finalmente partito il nuovo appalto per la gestione dei rifiuti, mentre in campo edilizio «stiamo mettendo mano al regolamento dei déhors».
Cultura, Istruzione e Politiche giovanili
Parecchia carne al fuoco per l’assessore a Cultura, Istruzione e Politiche giovanili, Samuele Tedesco, che parte dallo «sviluppo» di un nuovo modello di dialogo, concretizzato con la co-progettazione per il Teatro Giacosa e con quella in divenire per la Cittadella dei Giovani.
Dato il la «a 12 nuove proposte culturali, di cui 10 in esclusiva», Tedesco ribadisce come la Giunta di piazza Chanoux voglia «parlare ai giovani, anche con nuove rassegne teatrali e corsi di scrittura creativa».
Il caso mense scolastiche
Elogiata l’evoluzione del progetto ÉcouVeulla, per rilanciare formazione e offerta delle scuole comunali, Samuele Tedesco affronta poi «l’elefante nella stanza» rappresentato dalla mensa scolastica, utilizzata da 1429 bambini.
«È stato rilevato come il cambiamento non fosse condiviso – riporta a galla l’assessore -. Per questo, dopo i risultati della classifica di Foodinsider (prima negativi, poi in grande crescita) abbiamo deciso di iniziare un nuovo lavoro con la Consulta, utilizzando metodi trasparenti con istituzioni e genitori».
(alessandro bianchet)