Consiglio regionale, minoranza all’attacco sul bilancio: «debolezza politica e metodi arroganti e inadeguati»
Si è conclusa poco prima delle 20.30 la seconda giornata di lavori
Consiglio regionale, minoranza all’attacco sul bilancio: «debolezza politica e metodi arroganti e inadeguati».
Con l’ordine del giorno numero 16 non approvato (19 astenuti e 14 voti favorevoli, l’iniziativa del capogruppo della Lega Andrea Manfrin che sollecitava il Governo a consentire agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica di approvvigionarsi alla fonte energetica più conveniente sul mercato), si è chiusa la seconda giornata di lavori del Consiglio regionale, poco prima delle 20.30 di oggi, martedì 12 dicembre.
Fuga dal confronto
«Sconcerto per il silenzio e la fuga dal confronto tenuto da gran parte della maggioranza» denunciano i gruppi consiliari Lega Vallée d’Aoste, Rassemblement Valdôtain, Forza Italia, Progetto Civico Progressista e Gruppo Misto.
Il riferimento è al dibattito sul bilancio di previsione e sulla legge di stabilità per il triennio 2024-2026.
Spese obbligate e scarso margine di manovra
«Come evidenziato negli interventi di tutti i gruppi di opposizione – spiegano consiglieri di Lega VdA, RV, FI, PCP e GM -, questo bilancio, al di là dei roboanti annunci e delle aspettative formulate sin dalla sua presentazione, nei fatti nasconde molte spese “obbligate” su cui il margine di manovra e di autonomia di spesa è persino minore di quelli precedenti.
Risposte alla sanità, non solo grandi numeri
«Le risposte concrete alla Comunità non passano necessariamente dai grandi numeri, bensì anche dalle riforme perennemente rinviate da questa maggioranza – scrivono i consiglieri in una nota -.
Si pensi ad esempio a quanto avviene nella sanità valdostana dove, con più di 70 milioni di euro di spesa rispetto agli anni precedenti, le lunghe liste d’attesa e le mancate risposte permangono, in certi casi anzi peggiorano».
Scelte deboli e metodi arroganti e inadeguati
I gruppi di minoranza prendono dunque atto che «il silenzio della Giunta, così come la rapida replica del Presidente, nascondono in realtà tutta la debolezza delle scelte e delle non scelte fatte, che pongono ancor più in evidenza l’ostinato tentativo di replicare metodi passati, che sono già stati giudicati nei fatti anacronistici, arroganti e inadeguati.
I lavori riprenderanno domani mattina alle ore 9.
Nella foto in alto, il presidente del Consiglio Alberto Bertin poco prima di chiudere la seconda giornata di lavori del Consiglio regionale.
(re.aostanews.it)