Manutenzione stradale, Aosta investe 650 mila euro per la sicurezza di ponti e viadotti
L'intervento è stato approvato dalla Giunta comunale. Quattordici i lavori previsti; spicca la passerella pedonale del Quartiere Dora
È di 650 mila euro l’importo stanziato dal Comune di Aosta per la manutenzione stradale straordinaria, riguardante in particolare alcuni ponti, sovrappassi, cavalcavia e viadotti.
Gli interventi sono stati deliberati nell’ultima seduta della Giunta, che ha approvato la progettazione esecutiva dei lavori, anche strutturali, che riguarderanno ponti e strade per il prossimo anno.
Manutenzione stradale: l’iter
L’esigenza di tali lavori di manutenzione era emersa dalle ricognizioni fatte dai professionisti incaricati e dal personale comunale, a seguito delle segnalazioni di cittadini e uffici.
Ne era nato uno studio di fattibilità che ha previsto l’inserimento di 15 interventi nel programma triennale delle opere pubbliche 2022/2024.
La definizione dell’importo di 650 mila euro è nata anche alla luce del confronto avuto dal Comune con RFI e proseguito per tutto l’anno.
Nell’interlocuzione sono state individuate le migliori modalità di intervento sulle strutture che interessano la linea ferroviaria.
Riferimento particolare è stato fatto alla passerella pedonale del Quartiere Dora, che insiste sulla linea Aosta-Torino, ma i discorsi hanno riguardato anche il ponte cavalca-ferrovia di via Piccolo San Bernardo (in prossimità della rotatoria di corso Battaglione Aosta) e il cavalca-ferrovia parallelo a via Valli Valdostane, che permette alla linea Aosta-Torino di attraversare la ex statale 26.
Quest’opera, però, è stata stralciata e sarà inserita in un progetto futuro, per evitare possibili interferenze con gli imminenti lavori dell’elettrificazione della linea ferroviaria.
Manutenzione stradale: 14 interventi
Sono 14, quindi, gli interventi previsti.
Oltre alla passerella pedonale del Quartiere Dora e al ponte di via Piccolo San Bernardo, i lavori riguarderanno: il muro lungo la vecchia strada che collegava la strada di Porossan con regione Busseyaz, la copertura dell’area mercatale di via Volontari del Sangue, il viadotto di via Lavoratori Vittime del Col du Mont (in attesa del più massiccio intervento per ripristinare la circolazione di mezzi pesanti), il ponte sul Buthier in via Lavoratori Vittime del Col du Mont, il cavalcavia di accesso Aosta centro-corso Ivrea, il ponte svincolo in via Valli Valdostane e il ponte sul torrente Buthier situato lungo strada Saumont.Inoltre, oggetto di intervento saranno anche il sovrappasso di via Mont Gelé, la zona ascensore adiacente alla rotatoria di viale Partigiani, il vecchio e il nuovo ponte sul Buthier nella zona di piazza Arco d’Augusto e il sottopasso di via delle Regioni.
Ora la palla passa alla Sua, che dovrà ottenere i necessari pareri, prima di indire la gara d’appalto.
L’assessore
Soddisfatto per il progetto l’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto.
«Si tratta di interventi importanti per la sicurezza dei nostri manufatti stradali, che si pongono anche l’obiettivo di coniugare la corretta manutenzione con il miglioramento estetico delle strutture – spiega Cometto -. Nessuna delle opere oggetto delle manutenzioni presenta situazioni di pericolo potenziale, ma è doveroso che le amministrazioni investano costantemente per garantire la sicurezza di chiunque utilizzi questi manufatti».
Corrado Cometto ne approfitta per rinnovare un appello.
«Invitiamo i cittadini a continuare a collaborare con il Comune inviando le loro segnalazioni che, puntualmente raccolte e catalogate per le verifiche del caso, costituiscono, insieme ai sopralluoghi dei tecnici, la base da cui partire per operare sul territorio – conclude l’assessore -. In molti casi, poi, non saranno mere manutenzioni. Il sovrappasso di via Mont Gelé o quello del Quartiere Dora saranno sottoposti a interventi più sostanziali».
La passerella del Quartiere Dora
In particolare, la passerella del Quartiere Dora prevede un investimento di oltre 80 mila euro, «comprensivi della riparazione dei portali di sostegno in calcestruzzo, uno dei quali sarà demolito e ricostruito, della riparazione e della riverniciatura delle strutture in acciaio e della revisione dell’impianto elettrico con la sostituzione di tutte le 18 lampade presenti» conclude Cometto.
(al.bi.)