Fiera di Sant’Orso: le 19 ‘Oeuvre Choisie’, fil rouge tra passato e presente dell’artigianato
Le opere di 19 artigiani saranno esposte al Museo dell'Artigianato Valdostano di tradizione
Fiera di Sant’Orso: le 19 ‘Oeuvre Choisie’, fil rouge tra passato e presente dell’artigianato.
Sono 19 le Oeuvre Choisie 2024, selezionate tra gli oltre mille banchi della 1024ª Foire de Saint-Ours.
La responsabile della tutela dei patrimoni Barbara Bernardi-Gra-Tonetti, e la direttrice artistica del Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione Nurye Donatoni hanno scelto le opere che, per le loro caratteristiche, rappresentano il fil-rouge ideale tra passato e presente dell’artigianato valdostano di tradizione.
I parametri per selezionare le Oeuvre Choisie
I materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto, questi sono gli elementi su cui si basa la valutazione.
Le opere selezionate sono state rese visibili dall’ormai riconoscibile logo che segnala ai visitatori i manufatti che più rispecchiano la cultura artigianale locale.
I materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto, questi sono gli elementi su cui si basa la valutazione.
Le opere selezionate sono state rese visibili dall’ormai riconoscibile logo che segnala ai visitatori i manufatti che più rispecchiano la cultura artigianale locale.
Le Oeuvre Choisie scelte nell’edizione 2024
Questa XIV edizione ha premiato le opere di: Gianfranco Anzola, Igor Baraudin, Claudio Bordino, Giorgio Carlo Broglio, Sandro Cattaneo, Enrico Chenal, Victor Comin, Demis Dandres, Ory Danieli, Luciano Desandré, Leandro Favre, Jean Gadin, Enrico Milliery, Pier Giorgio Navillod, Pier Giuseppe Paoloni, Innocenzo Petey, Roberto Pinet, Siro Sismondi e Giovanni Thoux.
Oltre 300 artigiani già selezionati
«In quattordici anni di Oeuvre Choisie oltre 300 artigiani sono stati selezionati all’interno della Foire de Saint-Ours e le loro opere esposte al MAV – commenta la conservatrice-responsabile del MAV Nurye Donatoni -.
Questa è un’iniziativa a cui il museo tiene molto perché crede fermamente nella necessità di tenere saldo il legame tra il passato e il presente, tra l’aspetto culturale e produttivo dell’artigianato.
La conoscenza della tradizione e delle manualità antiche possono contribuire, oggi più che mai, ad una produzione artigianale consapevole e di qualità».
Le Oeuvre Choisie 2024 saranno in esposizione al Mav a partire dalle prossime settimane.
Nella foto in alto, Pier Giorgio Navillod al suo banco.
(re.aostanews.it)