Svastica sulla lavagna, l’ANPI Valle d’Aosta: «Segnali preoccupanti che non devono essere ignorati; giusta la presa di posizione della dirigente dell’istituzione scolastica Abbé J.M. Trèves e del consiglio di classe»
I fatti avevano portato alla decisione di cancellare la visita formativa della classe a Boves dove i nazisti, il 19 settembre del 1943, uccisero 25 civili e bruciarono 350 case
L’ANPI della Valle d’Aosta prende posizione sui fatti (riportati oggi sulle pagine regionali del quotidiano La Stampa) che hanno portato alla cancellazione del viaggio educativo di una classe della scuola media Abbé J.M. Trèves di Saint-Vincent.
Il presidente regionale Nedo Vinzio parla di «segnale preoccupante».
Il numero uno dell’ANPI valdostana «accoglie con favore la presa di posizione della dirigente scolastica dell’istituzione scolastica dei docenti del consiglio della classe» e elogia gli sforzi per far conoscere e analizzare l’olocausto e la resistenza messi in atto dalla scuola durante l’anno scolastico.
La classe si è così vista escludere dalla visita formativa di due giorni a Boves, dove i nazisti, il 19 settembre del 1943, uccisero 25 civili e bruciarono 350 case.
L’ANPI Valle d’Aosta: «Gesti che non vanno sottovalutati e minimizzati»
«L’ANPI ringrazia e accoglie con favore la presa di posizione della dirigente scolastica dell’istituzione scolastica Abbé J.M. Trèves, Antonella Dallou, e dei docenti del consiglio della classe (…) della scuola secondaria di primo grado di Saint-Vincent rispetto ad alcuni provvedimenti presi a seguito di una svastica disegnata su una lavagna, seguita da altri segni su muri e banchi e immagini condivise di professori vestiti come Hitler – si legge in una nota della sezione valdostana dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia -. Per la nostra associazione, infatti, è importante che questi gesti non vengano sottovalutati e minimizzati visto che ricordano eventi tragici nella storia del nostro Paese e dell’Europa. Eventi che ebbero inizio con il diffondersi dell’ideologia fascista e razzista, con l’emanazione delle leggi razziali del 1938 e con l’invio delle persone nei campi di concentramento e di sterminio».
L’ANPI Valle d’Aosta: «Segnale preoccupante visto l’enorme impegno profuso dall’istituzione scolastica»
«Il presidente dell’ANPI della Valle d’Aosta Nedo Vinzio – continua il comunicato -, parla di un “segnale preoccupante, soprattutto visto l’enorme impegno profuso proprio dall’Istituzione Scolastica Abbé J.M. Trèves di Saint-Vincent che il 13 dicembre 2023, in occasione degli 80 anni dall’arresto di Primo Levi ad Amay, ha fatto incontrare i ragazzi con ricercatori importanti quali Fabio Levi, Paolo Momigliano Levi e Federico Gregoretti Zoja e ha analizzato e approfondito il Diario di Anna Frank e Se questo è un uomo”».
L’ANPI Valle d’Aosta: «Siamo disponibili a creare nuovi momenti di confronto con gli alunni»
«L’ANPI – conclude la nota -, apprezzando le parole della sovraintendente agli studi, Marina Fey, evidenzia la propria disponibilità a creare nuovi momenti di confronto con gli alunni. Il revisionismo oggi dilagante intende sdoganare un passato che non deve tornare, per questo, oggi più che mai, c’è la necessità non solo di vincere l’indifferenza e la rassegnazione, in un Paese disgregato e disilluso, ma anche di vincere quelle sacche di non conoscenza e quelle carenze di cultura democratica che non aiutano certamente né a capire il presente, né a nutrire fondate speranze per il futuro».
(d.p.)