Albergatori valdostani: «giovani arrivino con un biglietto aereo, non sui gommoni»
A Saint-Vincent è in corso l'assemblea degli albergatori della Valle d'Aosta; l'allarme per il mancato ricambio generazionale che porta alla chiusura definitiva delle strutture
Albergatori valdostani: «giovani arrivino con un biglietto aereo, non sui gommoni».
«Sono talmente pochi i giovani in Valle d’Aosta che abbiamo bisogno di fideilizzarli e fidelizzarne anche altri, ma non che arrivino a bordo di gommoni, ma con un biglietto aereo perché capiscano che li vogliamo e che li accogliamo bene».
Lo ha detto Luigi Fosson presidente degli albergatori della Valle d’Aosta durante l’annuale assemblea dei professionisti della ricettività che si sta svolgendo oggi pomeriggio al Centro Congressi dell’Hôtel Billia, a Saint-Vincent.
Il numero uno degli albergatori chez-nous amplia la discussione sul turismo: «A livello di personale viviamo il solito dramma estivo, dopo una stagione invernale che si è conclusa con soddisfazione».
Il dramma estivo è il reclutamento degli stagionali, introvabili, per tante mansioni perchè attratti dai contratti più lunghi offerti dalle località lacustri e marittime.
«Se trovi un tuttofare, non trovi camerieri; se trovi lo chef, non trovi i camerieri, così completare lo staff per la stagione è un’impresa titanica».
Tirocinii estivi e stage extracurricolari potrebbero essere un modo per fare sì che i giovani si avvicinino a questo mondo.
Fosson ha anche ipotizzato una interlocuzione con i sindacati per prevedere un part time verticale, rivolto a quegli studenti che potrebbero dedicarsi agli studi da lunedì a giovedì e da venerdì a domenica, lavorare nel settore dell’accoglienza.
Manca il ricambio generazionale
«Ogni anno c’è almeno un albergo che chiude per il mancato ricambio generazionale – ha detto Fosson -.
Capita che quegli alberghi, magari anche storici, vengano venduti e poi trasformati da chi li acquista in appartamenti.
Ecco per fare in modo che rimangano alberghi il mio sogno è che si costituisca una sorta di grande società valdostana che gestisce e che soprattutto mantenga la natura alberghiera della struttura.
Questa è la dimostrazione che non siamo piagnoni, vogliamo investire in Valle».
Tassa di soggiorno
Il presidente degli albergatori ha fatto sapere che proporrà all’assessorato al Turismo una sorta di monitoraggio per capire come vengono impiegati gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno.
«Non ho pregiudizio alcuno sulla destinazione della tassa di soggiorno – spiega Fosson – sono certo che i Comuni sapranno destinarli al meglio; dico solo che insieme si potrebbe
Nella foto in alto, il presidente degli albergatori valdostani Luigi Fosson e a destra il suo vice Alessandro Perosino.
(sonia marchese)