Elezioni europee: gli autonomisti ricorreranno alla Corte costituzionale
Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine-VdAUnie ritengono lesivo dei diritti dei valdostani la mancanza del collegio uninominale che permetterebbe di eleggere un rappresentante a Strasburgo
Elezioni europee: gli autonomisti ricorreranno alla Corte costituzionale.
«Avvieremo subito dopo il voto un percorso che ci auguriamo consenta alla Corte Costituzionale di esprimersi, assicurando alla Regione un pieno diritto di rappresentanza presso il Parlamento europeo» scrivono in una nota Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine-VdAUnie che si sono rivolti al costituzionalista Giovanni Guzzetta. Per i tre movimenti è lesivo dei diritti dei valdostani la mancanza del collegio uninominale che permetterebbe di eleggere un rappresentante a Strasburgo .
Prosegue la nota: «Abbiamo deciso di ribadire – e lo annunciamo non a caso alla fine della campagna elettorale delle Europee – l’incostituzionalità della vigente normativa sulle elezioni del Parlamento europeo. Il Professor Guzzetta ha ripercorso, nelle circostanziate premesse, le tappe del sistema elettorale sia nel quadro europeo che in quello italiano. In particolare è stato approfondito il tema della rappresentanza al Parlamento europeo della Valle d’Aosta».
Diritti lesi
«Nella legge in vigore e sin dal primo testo del 1979 – sottolineano – si evidenzia una situazione di lesione dei diritti dei valdostani attraverso meccanismi che non ci tutelano affatto e creano un vulnus per la nostra comunità che va sanato. Per questa ragione i gruppi consiliari segnaleranno ai movimenti politici, anche in vista della réunification ormai imminente, la necessità in sede giudiziaria di ribadire l’ingiustizia di cui la Valle d’Aosta è vittima, in assenza di meccanismi che consentano realisticamente l’elezione di un eurodeputato valdostano. Quanto per altro più volte proposto in Parlamento dai parlamentari valdostani e dal Consiglio Valle senza esito alcuno in 45 anni, per una responsabilità dei partiti nazionali succedutisi al governo».
(re.aostanews.it)