Chamois, furto d’acqua al Lago di Lod: «Morte flora e fauna»
Uno scorcio del Lago di Lod
CRONACA
di Alessandro Bianchet  
il 25/06/2024

Chamois, furto d’acqua al Lago di Lod: «Morte flora e fauna»

Il processo che vede imputato il sindaco di Chamois, Mario Pucci, è stato rinviato al prossimo 8 ottobre. Oggi, martedì 25 giugno, l'audizione dei testimoni dell'accusa

«Dalla vasca di carico l’acqua non arrivava al lago, questo ha causato la morte della flora e della fauna». Le parole di Manuelita Perini, comandante della Forestale di Châtillon, hanno caratterizzato l’audizione dei testi dell’accusa, nell’ambito del processo per presunti prelievi di acqua non autorizzati nel lago di Lod, a Chamois.

Furto d’acqua al Lago di Lod, il processo

Questo uno dei momenti cardine dell’udienza di martedì del processo che vede coinvolto il sindaco di Chamois, Mario Pucci, 83 anni.

«Dai nostri accertamenti – riporta l’Ansa in merito alle dichiarazioni in aula di Manuelita Perini, a capo della stazione della Forestale che ha svolto le indagini -, a giugno del 2022 il lago di Lod era in condizioni pessime. Non lo avevamo mai visto così. Abbiamo potuto constatare che dalla vasca di carico l’acqua non arrivava al lago. Era stata chiusa. Questo aveva causato la morte della flora e della fauna. Vi era anche un odore di marcio terribile».

Secondo Perini, inoltre, «dal sopralluogo fatto era emerso che la paratoia della vasca era stata alzata appositamente per cui l’acqua non poteva andare ad alimentare il lago come avrebbe dovuto fare».

Processo aggiornato

Al termine dell’audizione dei testi dell’accusa, il giudice Marco Tornatore ha aggiornato il procedimento al prossimo 8 ottobre, quando verranno ascoltati i testimoni di parte civile.

Ricordiamo che nel mese di gennaio il giudice Maurizio D’Abrusco aveva assolto i due imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

Renato Rigollet, 50 anni ed ex presidente del Consorzio di miglioramento fondiario e Daniele Herin, 54 anni, responsabile operativo della Cervino spa, erano stati prosciolti dalle accuse, a vario titolo, di furto d’acqua, deturpamento di bellezze naturali e l’intervento non autorizzato su bene paesaggistico.

L’inchiesta sul Lago di Lod

Secondo gli inquirenti, l’acqua del lago di Lod veniva utilizzata dalla Cervino SpA per l’innevamento artificiale, senza disporre delle concessioni.

Le indagini, condotte dalla Forestale, erano iniziate nei primi mesi del 2022: una segnalazione di Legambiente e di un comitato civico di Chamois ipotizzava irregolarità nei prelievi.

Dagli accertamenti è risultato una grave carenza di acqua dalla stagione invernale 2021-2022, almeno fino all’estate del 2022.

(re.aostanews.it)

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