Natura, sport e turismo possono convivere senza divieti ma con un approccio responsabile
Nella foto, da sinistra, Ezio Marlier, presidente Unione valdostana guide di alta montagna, l'assessore al Turismo Giulio Grosjacques, l'assessore all'Agricoltura Marco Carrel e l'esperto ornitologo Massimo Bocca
Ambiente, montagna
di Manila Calipari  
il 20/03/2025

Natura, sport e turismo possono convivere senza divieti ma con un approccio responsabile

Un accordo tra assessorato all'Agricoltura. assessorato al Turismo, Unione valdostana Guide di Alta Montagna e Associazione Ornitologi per la frequentazione delle pareti di arrampicata ma nel rispetto della fauna

Natura, sport e turismo possono convivere senza divieti ma con un approccio responsabile.

È stata presentata a Saint-Christophe nella sede del Dipartimento agricoltura, la campagna di sensibilizzazione e comunicazione riguardante l’accordo ‘Arrampicata sportiva e tutela della Fauna-Buone pratiche per ridurre gli impatti negativi’, siglato lo scorso 6 marzo, tra gli ornitologi della Valle d’Aosta, l’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali con la partecipazione del Corpo forestale della Valle d’Aosta, l’assessorato del Turismo, sport e commercio e l’Unione valdostana guide alta montagna-Uvgam.

Una convivenza possibile tra natura e turismo

«Questo accordo – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Marco Carrel – rappresenta la volontà di fare convivere il mondo naturale, quindi le esigenze delle nostre risorse naturali e quindi della nostra fauna, che è nostro  interesse e tutelare al meglio, insieme alle esigenze turistiche anche legate al mondo dell’arrampicata e delle guide che dobbiamo assolutamente tutelare per evitare che delle direttive che a volte tendono a mettere  in discussione un sistema su cui si basa l’intero nostro patrimonio culturale e non solo».

«Credo – parole dell’assessore al Turismo, Giulio Grosjacques – che questo protocollo, che certamente dovrà essere non solo rispettato, ma anche divulgato dalle professioni della montagna, arricchisca la divulgazione degli aspetti turistici  della nostra regione associati a un rispetto profondo dell’ambiente».

Questo protocollo, rappresenta «una grande apertura, una grande opportunità – ha spiegato Ezio Marlier, presidente Uvgam – che deve portare a un risultato di consapevolezza totale di tutela di un patrimonio, non solo turistico ed economico ma che è anche quello che ci permette di vendere un prodotto importante che è il prodotto Valle d’Aosta».

Per l’esperto ornitologo Massimo Bocca, «la problematica che ci troviamo ad affrontare oggi è, soprattutto, di informazione e divulgazione.
Nel senso che le problematiche concernenti la fauna, collegate con le attività del tempo libero e dello sport in montagna, sono puramente legate a una sovrapposizione fra i fruitori della montagna e alcune specie animali particolarmente sensibili.
È ovvio che una maggiore sensibilità dei professionisti che possono fare da  tramite e da amplificatori a loro volta e di tutti i fruitori della montagna è cruciale per ridurre al minimo questi impatti negativi».

La frequentazione attenta delle falesie

Il documento propone un approccio responsabile e attento alla frequentazione delle falesie, senza vietare la pratica dell’arrampicata.

Si tratta di luoghi di sport e importati risorse turistiche ma anche luoghi di grande interesse naturalistico.

«Frequentandoli senza arrecare danno alla fauna sul territorio è un modo per continuare ad amare e frequentare la montagna» ha concluso Massimo Bocca, socio fondatore del Gruppo Piemontese Studi Ornitologi e componente della Société de la Flore Valdôtaine.

(manila calipari)

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