Pré-Saint-Didier: la piscina riaprirà (forse) in autunno
L'impianto, unico della Valdigne, è chiuso dal 2018; i lavori dovrebbero finire entro l'estate prossima e, poi, seguiranno i collaudi
Pré-Saint-Didier: la piscina riaprirà (forse) in autunno. L’impianto è chiuso dal 2018.
Ennesima estate senza piscina per la Valdigne. L’ipotesi e la speranza di avere di nuovo l’impianto disponibile per la stagione estiva si infrangono contro i tempi dei collaudi tecnici e amministrativi che potranno iniziare solo dopo la fine lavori che dal 30 maggio 2025, previsto dopo le ultime varianti al progetto, slitta, come spiega l’architetto Paolo Pettene, dello studio Pettene & Partners direttore dei lavori e curatore del progetto, «fino a fine estate».
Tante le rimostranze degli utenti, non solo di Pré-Saint-Didier, ma di tutta la Valdigne, per le lungaggini dei lavori, iniziati solo due anni dopo la chiusura dell’impianto avvenuta nel 2018, a seguito del crollo di alcuni calcinacci.
I motivi dello slittamento
«Gli operai impiegati sono pochi e i lavori procedono molto, molto lentamente. Considerando l’importanza di questo impianto, perché neppure Courmayeur e La Thuile hanno una piscina, non sembra che in Regione abbiano seguito il progetto in modo da completare i lavori in tempi ragionevoli. Davvero vergognoso!» si lamentano sui social alcuni utenti.
«Comprendo le aspettative che sicuramente troveranno un concreto riscontro con la programmata conclusione dei lavori prevista per l’estate 2025 – replica l’architetto Pettene -. L’impianto si presenterà completamente riqualificato in tutti i nuovi e diversi ambiti, con tante novità e servizi all’utenza, che come ormai noto inizialmente non erano previste. La Regione ha investito in un progetto che punta alla bellezza innovativa e originale dell’impianto» aggiunge Pettene che precisa come i lavori, ancora in corso «procedono a pieno ritmo con diverse ditte e numerose maestranze impegnate».
Con il termine del cantiere previsto per l’estate il direttore lavori conferma «l’inizio attività a seguito dei collaudi tecnici e amministrativi in autunno/settembre».
Il costo totale dell’impianto sale oltre i 6,3 milioni ai quali si aggiungeranno circa 1,4 milioni per l’idroscivolo con una torre esterna e parte finale in interno i cui lavori potranno essere eseguiti a impianto aperto, senza interferenze.
(er.da.)