Giappone, gaffe del riso: ministro Agricoltura si dimette
Roma, 21 mag. (askanews) – In Giappone una battuta riuscita male può costare la poltrona anche a un potente ministro del governo. E’ accaduto al ministro dell’Agricoltura Taku Eto, che si è dovuto dimettere oggi dopo aver suscitato un’ondata di proteste per una battuta che ha toccato nel vivo l’opinione pubblica, alle prese con l’aumento vertiginoso del prezzo del riso. Eto aveva dichiarato di non aver mai acquistato riso, perché a lui lo regalano.
L’improvvida dichiarazione di Eto è caduta sulla testa del governo del primo ministro Shigeru Ishiba, il cui consenso negli ultimi sondaggi lo collocano ben al di sotto del livello di guardia del 30%. Così il primo ministro, alla fine, ha dovuto cedere alle pressioni dell’opposizione, destituendo Eto e collocando al suo posto il 44enne e popolare Shinjiro Koizumi – figlio dell’ex primo ministro Jun’ichiro Koizumi – che a sua volta è stato ex ministro dell’Ambiente ed è stato sconfitto dallo stesso Ishiba nelle primarie del Partito liberaldemocratico.
“Accetto tutte le critiche”, ha detto Ishiba, riconoscendo la sua responsabilità personale per aver scelto Eto e per avergli permesso di restare in carica nonostante le obiezioni crescenti sulla sua dichiarazione.
Eto, 64 anni, ha presentato le proprie dimissioni presso l’ufficio del primo ministro, poche ore prima che Ishiba dovesse affrontare in parlamento i leader dei partiti d’opposizione, uniti nel chiedere le dimissioni del ministro. I parlamentari dell’opposizione hanno giudicato “troppo tardiva” la sua uscita di scena.
Lo scandalo arriva mentre Ishiba si prepara per le elezioni della Camera Alta previste per questa estate, una sfida cruciale per la coalizione di governo dopo la perdita del controllo della più potente Camera dei Rappresentanti lo scorso anno. “Mi sono chiesto se fosse appropriato restare in carica in un momento critico per il prezzo del riso, e ho concluso che non lo è”, ha dichiarato Eto ai giornalisti dopo aver ufficializzato le dimissioni. “Chiedo ancora una volta scusa al popolo per aver fatto un commento estremamente inappropriato come ministro, mentre tutti faticano per l’esplosione dei prezzi del riso”.
Eto è il primo membro del governo Ishiba a lasciare l’incarico per ragioni diverse dalla sconfitta elettorale subita lo scorso ottobre. Domenica, intervenendo a un evento di raccolta fondi organizzato dal capitolo locale del partito, Eto aveva scherzato: “Non compro riso. Grazie ai miei sostenitori che me ne regalano tanto, ne ho talmente tanto in casa che potrei venderlo”.
In seguito ha spiegato di aver voluto strappare una risata al pubblico ma di essere “andato troppo oltre”, dando così adito all’immediata critica dei parlamentari dell’opposizione sulla sua idoneità a restare al ministero.
Il prezzo medio del riso nei supermercati di tutto il Paese, pubblicato il 19, ha registrato un nuovo aumento, salendo di 54 yen a 4.268 yen (oltre 26 euro) per 5 kg di cereale.
Il ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca ha presentato la scorsa settimana misure per favorire lo sblocco della riserva d’emergenza di riso, ma resta da vedere se queste risposte siano davvero sufficienti e adeguate ai bisogni dei consumatori.
Dopo l’incontro con Ishiba all’ufficio del primo ministro, Koizumi si è impegnato ad attuare misure per alleviare le preoccupazioni dei cittadini sull’aumento dei prezzi del riso. “Fin dal mio insediamento, mi dedicherò – ha dichiarato Koizumi ai giornalisti – come ministro responsabile del riso a dissipare la rabbia e la sfiducia del pubblico. Inizierò concentrandomi sulla nostra politica del riso”.