Rassemblement Valdôtain sigla l’accordo con Movimento Zone Franche Montane
RV sigla l’accordo con Movimento Zone Franche Montane. È stato firmato oggi venerdì 20 giugno, ad Aosta un accordo di collaborazione tra il Rassemblement Valdôtain e il Movimento Zone Franche Montane con l’obiettivo di consolidare una collaborazione politica e programmatica in difesa delle rispettive comunità alpine.
I principi
Tra i principi fondanti dell’accordo figurano l’autodeterminazione delle comunità locali, la difesa della libertà individuale e dell’impresa, la lotta al centralismo burocratico e l’equilibrio tra economia, territorio e coesione sociale.L’accordo costituisce un primo tassello di una rete più ampia di soggetti territoriali impegnati a rilanciare l’autonomia e la libertà nelle terre alte.
L’intesa
L’intesa, frutto di una visione condivisa e di una comune sensibilità verso i temi della giustizia territoriale, dell’autonomia e dello sviluppo sostenibile delle aree interne, punta a promuovere congiuntamente il riconoscimento legislativo e attuativo delle zone franche montane, tanto in Valle d’Aosta quanto nelle altre Regioni interessate.
«Questa firma rappresenta un passo concreto verso una nuova idea di montagna: viva,autonoma e protagonista», ha dichiarato Davide Bionaz, presidente del Rassemblement Valdôtain.
«Difendere i nostri territori significa anche dare risposte nuove in termini di fiscalità,servizi e libertà di scelta per chi decide di vivere e investire nelle zone alpine» ha aggiunto.
L’accordo
L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo permanente di coordinamento politico, iniziative pubbliche comuni, attività di formazione e confronto, nonché la possibilità di partecipazione congiunta a future competizioni elettorali.
Marina Pittau, presidente del Movimento Zone Franche Montane ha sottolineato come la collaborazione con Rassemblement Valdôtain rappresenti «una naturale convergenza tra realtà che hanno a cuore la sopravvivenza e il rilancio dei territori montani, superando logiche centraliste e promuovendo modelli di sviluppo rispettosi delle specificità locali».
(re.aostanews.it)