Valle d’Aosta Futura: in campo contro la crisi morale, economica e antropologica, tra i candidati anche Diego Lucianaz
I candidati di Valle d'Aosta Futura
Politica
di Danila Chenal  
il 26/07/2025

Valle d’Aosta Futura: in campo contro la crisi morale, economica e antropologica, tra i candidati anche Diego Lucianaz

ha declinato il proprio programma in 10 punti: libertà e diritti naturali, Famiglia, Istituzioni, Europa, Formazione, istruzione e cultura, Salute e ben-essere, Ambiente e Territorio, economia, Turismo e Digitalizzazione

Valle d’Aosta Futura: in campo contro la crisi morale, economica e antropologica.

«Non abbiamo nulla a che fare con i partiti sulle piazze regionale e nazionale. Siamo un movimento nuovo e indipendente che vuole dare risposte alla crisi morale, economica e antropologica». A sottolinearlo Manuela Careri nel presentare, al Bataclan di Aosta, la lista dei 35 candidati che scenderanno in campo per Valle d’Aosta futura.

Tra i candidati c’è anche il consigliere regionale Diego Lucianaz, che nel 2020 era stato candidato con la Lega. Primo degli esclusi, era entrato in consiglio Valle dopo l’elezione di Nicoletta Spelgatti alla Camera dei Deputati nel 2022. per poi passare a Rassemblement Valdôtain. Lucianaz aveva lasciato il movimento a marzo, non condividendone più la linea.

I candidati

Sono: Stefano Aurelio Alpigini, Maurizio Bombino, Daniele Brunier, Manuela Maria Careri, Rémy Charbonnier, Cristina Cheli, Mirco Cianci, Fabienne Collin, Annie Cometto, Simona Crea, Andrea Désandré, Loredana Faletti, Anaïs Fumasoli, Alexandra Kharakoz, Ugo Lini, Paolo Lucchini, Diego Lucianaz, Sara Fiorenza Lucianaz, Eliseo Lumignon, Gianni Maggioni, Carlotta Minero Re, Giovanni Miszczyszyn, Margherita Mariangelica Rita Palmeri, Lucia Pellissier, Federico Quidacciuolu, Loredana Augusta Ronc, Mauro Salmin, Cristina Sanna, Teresa Santomarco Terrano, Francesco Scagliotti, Caterina Tubère, Daniele Vallet, Maria Cristina Vasini, Fabio Vauthier e Adriana Viérin.

10 punti programmatici

VdA Futura ha declinato il proprio programma in 10 punti: libertà e diritti naturali, Famiglia, Istituzioni, Europa, Formazione, istruzione e cultura, Salute e ben-essere, Ambiente e Territorio, economia, Turismo e Digitalizzazione.

Careri ricorda che Valle d’Aosta Futura organizzò le cure domiciliari contro il Covid e la raccolta firme per tre leggi di iniziativa popolare su: autoproduzione di cibo, diritto di pagare in contanti e di rifiutare l’ideologia gender nelle scuole.

Alla base di tutto, dice Careri,c’è «la volontà di contrastare il pensiero unico dominante e di infondere spirito critico ai cittadini». Di qui «l’impegno anche nelle istituzioni». I candidati sono insegnanti, artigiani, farmacisti,medici, infermieri, dipendenti regionali o di ditte private.

Nei 10 punti del programma si indica la necessità di «rafforzare la democrazia partecipativa e migliorare la trasparenza decisionale». L’esempio è rendere pubblici i lavori delle commissioni del Consiglio regionale. Sull’Europa: «Ci opponiamo alle politiche emergenziali dell’Ue, Covid, riscaldamento climatico, riarmo, il cui scopo è sopprimere il dibattito e la conoscenza a favore di interessi inconfessabili». Contrarietà è espressa per «il controllo sociale e la sorveglianza di massa» attraverso la digitalizzazione.

 

 

 

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