Mediobanca: si dimette il cda, si chiude l’era Nagel
AskaNews
di admin Administrator  
il 18/09/2025

Mediobanca: si dimette il cda, si chiude l’era Nagel

Milano, 18 set. (askanews) – Dopo il successo dell’Opas di Mps, si è dimesso in blocco (unica eccezione Sandro Panizza, candidato di Delfin) l’intero cda di Mediobanca con efficacia dalla data delll’assemblea sul bilancio che, come da tradizione, è convocata per il 28 ottobre, l’anniversario della Marcia su Roma. Si chiude così l’era di Alberto Nagel, dal 2008 amministratore delegato della banca, dove entrò nel 1991. “I consiglieri, preso atto dell’esito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Mps e per favorire un’ordinata e tempestiva transizione attraverso il rinnovo dell’organo amministrativo, hanno rassegnato, con l’eccezione del consigliere Panizza, le dimissioni dalla carica, con efficacia dalla data della prossima assemblea”, ha comunicato la banca al termine del cda odierno, durata oltre 4 ore.

Nella lettera d’addio ai dipendenti, Nagel – che ha venduto un altro milione di titoli, incassando circa 21,3 milioni di euro, dopo che già l’altro ieri aveva incassato 22 milioni – ha evocato lo spirito di Mediobanca contro l’”invasore”. “Sono certo che la nuova proprietà della banca non potrà prescindere dal valorizzare il vostro non comune patrimonio di professionalità. E ricordatevi di quanto scrisse Orazio: ‘Graecia capta ferum victorem cepit’” (la Grecia, conquistata, dai Romani, conquistò il selvaggio vincitore, ndr). Poco prima, intercettato in piazza della Scala, nei pressi di Piazzetta Cuccia, Fabrizio Palenzona, in passato nel cda dell’istituto milanese, aveva commentato: “Come diceva Cuccia, è finito l’impero romano”.

Nagel, nella sua lunga lettera, ha ringraziato i dipendenti, ripercorrendo il percorso fatto assieme e sottolineando l’unicità del brand Mediobanca, frutto dell’eredita di Cuccia e Maranghi “che ti rimane cucita addosso”.

“Sono passati oltre 34 anni da quando sono entrato in banca ed oltre 22 da quando me ne è stata data la responsabilità”, esordisce il manager. “Un periodo molto lungo nel quale abbiamo fatto insieme un percorso straordinario di crescita e rinnovamento, ascrivibile interamente alla vostra capacità e senso di appartenenza. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per avermi dato il privilegio di lavorare con voi – ha proseguito -. Vi attendono ora nuove sfide che, ne sono certo, sarete pronti a superare stando uniti e preservando quella cultura e diversità che vi rendono unici. Grazie al vostro lavoro, oggi possiamo dire che la nostra banca è diversa da molte altre ed è specializzata in business complessi dove ha una presenza di mercato solida e prospettive di crescita. Ma quello che più conta è che ha conservato la sua cultura identitaria, associata al suo brand, che ha un fortissimo valore e che, a mio avviso, è il quid pluris del nostro gruppo. Una cultura fatta di competenza, passione, trasparenza e understatement che abbiamo ereditato da banchieri straordinari come Enrico Cuccia e Vincenzo Maranghi. Una cultura che ti rimane cucita addosso”.

Nel ripercorrere il lungo percorso di rinnovamento dell’istituto, non mancano paragoni indiretti con il “conquistatore”: “nell’ultimo ventennio la banca – scrive Nagel – ha sempre investito in talento umano, triplicando il personale sino a raggiungere gli attuali 6.200 colleghi, a differenza di molti intermediari che hanno dovuto effettuare forti ristrutturazioni; ha distribuito agli azionisti circa 8,5 miliardi, senza mai fare aumenti di capitale ed ha conseguito un Total Shareholder Return del +500%”.

Ora la palla passa a Mps che entro il 3 ottobre dovra stilare la lista di maggioranza per il nuovo cda di piazzetta Cuccia. L’assemblea dei soci di Mediobanca, che approverà il bilancio annuale e nominerà il nuovo cda per gli esercizi 2026-28, si terrà “a porte chiuse”. Nel terzo giorno di riapertura dei termini dell’Opas di Mps (che chiuderà il 22 settembre) le adesioni sono salite al 64,68%.

Il cda odierno, infine, ha deliberato di non dar corso all’ultima tranche del programma di acquisto e annullamento di azioni proprie incluso nel piano strategico ed annunciato lo scorso 31 luglio, considerato “il contesto del mutato assetto azionario e del differente quadro autorizzativo”.

[L’Ad cita Orazio: Grecia conquistata conquistò il selvaggio vincitore|PN_20250918_00118|gn00 in02| https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/09/20250918_181410_BBC85CC3.jpg |18/09/2025 18:14:39|Mediobanca: si dimette il cda, si chiude l’era Nagel|Mediobanca|Economia]

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