Agile Arvier, la Corte dei Conti: «Persistono criticità di avanzamento»
Le osservazioni della sezione di controllo sullo stato di avanzamento del progetto finanziato con fondi PNRR per 20 milioni di euro
«Ad avviso di questo Collegio, persistono criticità di avanzamento procedurale, finanziario e fisico che pongono la completa realizzazione di tutte le Azioni progettuali in un quadro caratterizzato ancora da margini di incertezza». A scriverlo, nero su bianco, è la sezione di controllo della Corte dei Conti, che ha attenzionato lo stato di avanzamento di Agile Arvier, progetto finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR.
Le osservazioni della Corte dei Conti
Alcune criticità erano state sottolineate nella relazione di fine 2024.«Alla data del 31 luglio 2025, l’Ente ha effettuato pagamenti complessivi per euro 1.729.726,05, pari soltanto all’8,64% dell’intero finanziamento. L’avanzamento finanziario nel periodo considerato è pari a soltanto euro 845.418,29, ed appare collocarsi al di sotto di una ragionevole soglia di rilevanza – scrivono i giudici contabili -. Pertanto, in un periodo di tempo piuttosto ristretto, per utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dal PNRR, il Soggetto attuatore dovrebbe effettuare pagamenti per i restanti euro 18.270.273,95».
«Pur prendendo atto delle numerose attività poste in essere dal Comune di Arvier», si legge nelle conclusioni, «l’avanzamento progettuale – a tre anni dall’assegnazione del finanziamento, e a meno di un anno dal termine di conclusione delle attività – non registra l’impulso decisivo auspicato: le progettazioni esecutive delle Azioni infrastrutturali/materiali non sono completate e nessuna opera materiale è ancora “cantierata”».
La proroga
E ancora. «Questa Sezione prende atto che anche il Comune di Arvier ha maturato, ancorché con un ritardo non trascurabile rispetto ad evidenze oggettive che avrebbero dovuto condurre a più tempestive e responsabili valutazioni, la consapevolezza dell’impossibilità di realizzare l’intero progetto entro il termine del 30 giugno 2026, da ultimo prorogato al 31 agosto 2026».
Il progetto, si legge, ha “stralciato” l’azione 06A relativa a Maison Luboz. Viene ridimensionato l’intervento 08 relativo al Museo del futuro Alpino.
«Al riguardo, questo Collegio conserva forti perplessità che emergono confrontando le scelte operate dal Soggetto attuatore in sede delle diverse rimodulazioni progettuali, le quali, allo stato attuale ingenerano forti dubbi sulla reale possibilità di utilizzare tutte le risorse finanziarie assegnate entro il termine conclusivo del PNRR».
Di più. «Ad avviso di questa Sezione l’utilizzo delle risorse pubbliche, nel caso di specie anche piuttosto ingenti, avrebbe dovuto imporre sin dall’inizio un approccio diverso, profondamente radicato nel principio di buon andamento dell’azione amministrativa contemplato all’art. 97 della Costituzione».
La sezione: «Agire caratterizzato da imprudenza e superficialità»
Per la sezione di controllo non si può «non sottolineare un agire caratterizzato da profili di imprudenza e superficialità, specie nell’aver sottovalutato sin dall’inizio l’impatto organizzativo che l’attuazione del progetto avrebbe comportato per il proprio apparato amministrativo».
(t.p.)