Consorzio vini Valtellina: vendemmia preannuncia un’annata positiva
Milano, 18 nov. (askanews) – Si prospetta come una vendemmia promettente quella che si è da poco conclusa in Valtellina: uve molto buone con equilibrio in termini di zuccheri, acidità e struttura tannica. A dirlo è il Consorzio di tutela dei vini di Valtellina, spiegando che “l’andamento climatico ha favorito un risveglio vegetativo della vite tipico di queste zone nonostante alcune nevicate tardive in quota e condizioni di pioggia e freddo che hanno interessato i nuovi germogli. Con il mese di giugno, si sono registrate temperature insolite per il periodo e un andamento del meteo piuttosto irregolare e altalenante. Successivamente, a luglio, il clima è stato più freddo e piovoso per poi proseguire ad agosto con condizioni nella media stagionale e precipitazioni contenute.
L’invaiatura di quest’anno ha avuto un inizio particolarmente precoce e, di conseguenza, l’inizio di raccolta non è andata oltre la metà di settembre: i grappoli destinati allo Sforzato di Valtellina Docg hanno presentato livelli di zucchero ideali e un corredo polifenolico di eccellente qualità. Per il Rosso di Valtellina Doc e il Valtellina Superiore Docg si è partiti a fine settembre con i vigneti situati alle quote altimetriche più basse, con una sospensione negli ultimi giorni del mese a causa di precipitazioni piovose, salvo poi terminare ad ottobre con giornate calde e soleggiate e notti fredde, e con un marcato contrasto termico che ha contribuito in modo decisivo a regalare un prodotto di buona qualità.
“Il meteo di quest’anno ha sicuramente contribuito in modo positivo a portare in cantina un’uva di qualità” ha dichiarato il direttore del Consorzio, Andrea Gandossini, spiegando che “qui in Valtellina la vendemmia è interamente manuale: ciò permette un’accurata selezione dei grappoli e valorizza al meglio il prodotto delle nostre denominazioni. Quest’anno la resa per ettaro è stata inferiore del 15% rispetto alle medie degli scorsi anni”.
“Dai primi assaggi, si prevede una bella annata: un Nebbiolo dal rosso intenso, tannini vibranti e una nota acida ben presente fondamentale ad ammorbidire i toni appena terminata la malolattica. Grazie a questa maturazione ‘estrema, frutto di un clima altrettanto ‘estremo’, per questo 2025 si avranno prodotti con tenori alcolici medi di circa 13 gradi, acidità naturali fresche e acide” prosegue Gandossini, sottolineando che “per lo Sforzato, si può affermare che ci troviamo di fronte a una delle annate migliori degli ultimi anni con un appassimento che si sta svolgendo in condizioni ideali grazie ai venti freddi e secchi delle Alpi”.
“Nonostante la complessità di questa vendemmia, grazie alla forza del terroir e la dedizione dei produttori – conclude il presidente Mamete Prevostini – la Valtellina è riuscita a confermare ancora una volta la sua straordinaria identità vitivinicola, riuscendo a trasformare una stagione difficile in un’opportunità per valorizzare al meglio le caratteristiche uniche di questa area di montagna”.

