Ruba il bancomat e ritira 5 mila euro: collaboratrice domestica di Quart ai domiciliari
Cinzia Davisod, 44 anni, non sarebbe nuova a questa tipologia di reati
Avrebbe rubato le carte bancomat di due anziani e avrebbe eseguito vari prelievi, per un totale di circa 5 mila 200 euro. Per questo motivo, il gip del Tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Cinzia Davisod, 44 anni, residente a Quart ma domiciliata ad Aosta.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Pizzato, sono state eseguite dalla Polizia postale.
Davisod l’anno scorso aveva patteggiato la pena a un anno di reclusione e 600 euro di multa per i reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento. Il modus operandi sarebbe sempre il medesimo. Inoltre, – scrive il gip – «nei confronti dell’indagata è stato emesso un decreto di citazione a giudizio per due ulteriori episodi di furto commessi con le stesse modalità» a gennaio e a maggio dell’anno scorso. Per Colazingari, «si tratta, all’evidenza, di circostanze che rivelano come l’indagata sia persona dedita abitualmente alla commissione di reati quali quelli oggi contestati».
La donna risulta indagata per furto e indebito utilizzo di carta di credito. Secondo quanto si legge nell’ordinanza del gip, «l’indagata, approfittando del rapporto di collaborazione domestica con persone peraltro non più in giovane età (la donna ha 80 anni, mentre il marito ne ha 84 ndr), si appropria con naturalezza delle carte che abilitano al prelievo e dei relativi PIN per appropriarsi, nell’arco di soli sei giorni, della somma di 5 mila 200 euro. L’indiscutibile tendenza alla commissione di reati contro il patrimonio – secondo il gip – si evince anche dalla personalità dell’indagata».
I fatti
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che troverebbe conferma nelle immagini registrate dalle telecamere di alcuni sportelli bancomat, Davisod – abusando della propria posizione di “collaboratrice domestica” – si sarebbe impossessata delle carte elettroniche abilitate al prelievo di contante, di cui erano titolari i due anziani, e le avrebbe utilizzate per fare dei prelievi.
Il 5 aprile, dopo essersi recati nell’ufficio postale di Nus, i due coniugi avevano appreso che le due carte erano state utilizzate per compiere molteplici prelievi di contante; dal 30 marzo al 4 aprile, erano stati ritirati 5 mila 200 euro. Gli anziani avevano quindi deciso di denunciare il fatto, specificando alle autorità che entrambe le carte erano custodite, unitamente ai rispettivi codici PIN, all’interno di due buste riposte all’interno di due diversi mobili.
In sede di denuncia, i due anziani avevano evidenziato il fatto che l’indagata si recava quotidianamente presso l’abitazione delle vittime per aiutarle nelle faccende domestiche.
Le indagini
Gli uomini Postale hanno quindi acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza delle filiali di Poste italiane di Aosta e Nus; dove erano stati eseguiti i prelievi.
La donna ripresa dalla videosorveglianza degli sportelli bancomat è stata riconosciuta dalle vittime e dal figlio dei due coniugi; si tratterebbe proprio di Cinzia Davisod.
(f.d.)