Charvensod: Boudza-té, vai al lavoro in bici e il Comune ti premia
Il comune della Valle d'Aosta prosegue nel solco dell'ecosostenibilità con il logo Charvensod naturalmente
Vai al lavoro in bici e il comune ti premia. È il progetto Boudza-té ideato da Daniele Vallet in collaborazione con la giunta comunale di Charvensod. A raccogliere la sfida 53 tsarvensolen. Il risultato è sorprendente: nei sei mesi di sperimentazione – da inizio maggio a fine ottobre – sono stati percorsi sulle due ruote 12.585 km, non consumando 1.245 litri di benzina e non immettendo in atmosfera 1.867 kg totali di Co2.
Un bel traguardo per un comune come Charvensod che punta sempre di più a una direzione green.«Questo progetto ha fatto parlare di mobilità sostenibile in Valle d’Aosta. Abbiamo portato la questione in giunta regionale e addirittura Legambiente ci ha onorati della sua bandiera verde. Segno che qualcosa si sta muovendo. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un logo, Charvensod naturalmente, che contraddistinguerà tutte le iniziative green che la nostra Amministrazione ha attuato e attuerà». A parlare un soddisfatto Laurent Chuc, vice sindaco con delega all’Ambiente.
I premi
La ricompensa per i ciclisti di Boudza-té è un blocchetto di buoni da 5euro l’uno, accumulati con le pedalate, fruibili in attività e aziende locali, un incentivo anche al commercio sul territorio. I buoni sono stati consegnati ieri, martedì 26 novembre in una cerimonia nella sala consiliare, insieme ad alcuni premi speciali. Le ricompense in palio offerte da attività locali che hanno aderito a Boudza-té proponendo uno sconto agli acquirenti che si recano in negozio in bicicletta. Insomma, Boudza-té non è solo un incentivo alla mobilità ecosostenibile, ma un vero e proprio stimolo per attivare un comportamento virtuoso, per tutelare l’ambiente e il nostro territorio.
Conclude il sindaco Ronny Borbey. «Visto il successo riscontrato nel primo anno di Boudza-té, ci sono altri sindaci che si stanno interessando alla realizzazione del progetto. Speriamo di aver dato il la per una rivoluzione green in Valle d’Aosta».
(deborah bionaz)