Coronavirus: Italia sempre più rossa, la Valle d’Aosta verso l’arancione
Il ministro Speranza firmerà oggi le nuove ordinanze; solo la Sicilia (gialla) e la Sardegna (bianca) dovrebbero evitare la nuova stretta
L’Italia si appresta a diventare sempre più rossa. La nuova impennata dei contagi da Covid-19 e una campagna di vaccinazione che non riesce a correre stanno per modificare nuovamente la colorazione del nostro paese.
Il monitoraggio settimanale certifica il peggioramento della situazione
I dati del monitoraggio settimanale hanno fotografato giovedì una situazione in peggioramento. La palla passa ora al consiglio dei ministri, che nelle prossime ore si riunirà per approvare le nuove misure di contenimento della pandemia.
A preoccupare sono le varianti, che sono responsabili di più della metà dei nuovi casi rilevati.
Oggi le ordinanze del ministro della salute
Il ministro della salute dovrebbe firmare nel pomeriggio di oggi le nuove ordinanze che ridisegneranno la mappa delle restrizioni. È probabile che da lunedì gran parte dell’Italia si tinga di rosso.
Decisivi saranno i dati ufficiali che usciranno dalla riunione della cabina di regia e saranno validati dal Comitato Tecnico Scientifico.
Prima di firmare le ordinanze, Roberto Speranza incontrerà in video conferenza i presidenti delle Regioni assieme alla collega Maria Stella Gelmini e ai responsabili del CTS.
La riunione informale permetterà agli esponenti dell’Esecutivo di presentare ai Governatori le misure che arriveranno dal Consiglio dei ministri.
È probabile che nel decreto legge venga inserito il criterio secondo il quale si entra automaticamente in zona rossa con un’incidenza settimanale di 250 casi ogni 100mila abitanti.
L’atto normativo dovrebbe anche contenere la stretta studiata per Pasqua, quando, dal venerdì santo al lunedì dell’angelo l’Italia dovrebbe diventare un’unica zona rossa.
L’Italia sempre più rossa
Tante le regioni che rischiano il salto in zona rossa. Basilicata, Campania e Molise, dovrebbero essere raggiunte da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.
Ad alto rischio anche Lazio, Veneto, Calabria, provincia di Trento e di Bolzano.
La Valle d’Aosta verso l’arancione
In bilico ci sono Abruzzo e Toscana, che potrebbero rimanere in arancione al pari di Umbria, Liguria e Puglia.
La Valle d’Aosta, che ha numeri in peggioramento, potrebbe lasciare la zona gialla per diventare arancio.
Bar e ristoranti aperti in Sardegna e Sicilia
Nelle due isole maggiori la situazione è meno complicata. La Sardegna è in dubbio tra zona bianca e gialla, colore che manterrà la Sicilia.
In queste due regioni sarà così ancora possibile bere un caffè al bar o mangiare un pasto al ristorante.
(d.p.)