Psicologi per l’emergenza: più che raddoppiati in un anno gli eventi traumatici «a elevata criticità» in Valle d’Aosta
Sono passati dai 37 del 2012 ai 79 del 2013 gli interventi congiunti del nucleo psicologico per l’emergenza con le forze dell’ordine.
Il protocollo di collaborazione siglato due anni fa dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta con la Questura per il supporto alle persone coinvolte in eventi traumatici «a elevata criticità», questa mattina è stato rinnovato ed esteso anche a Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale e Police de la Plaine.
«Nonostante le difficoltà, manterremo questo nucleo perché ha avuto un riconoscimento effettivo», ha commentato il direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, Lorenzo Ardissone.
Più nel dettaglio, gli operatori sono stati chiamati per conflitti familiari (14 episodi nel 2013 contro i 7 del 2012), maltrattamenti verso minori (7 nel 2013 contro 4 nel 2012), violenza domestica (11 nel 2013 contro 6 nel 2012), violenza di genere (9 nel 2013 contro 5 nel 2012), incidenti stradali e sul lavoro (12 nel 2013 contro 4 nel 2012), morte improvvisa e riconoscimento salma (11 nel 2013 contro 5 nel 2012) e suicidio (15 nel 2013 contro 5 nel 2012).
Il nucleo psicologico per l’emergenza, il cui protocollo siglato stamane prevede un’attività formativa destinata alle forze dell’ordine, è composto da sette operatori effettivi, affiancati da cinque volontari e da cinque psicologi appartenenti alla Struttura Complessa dell’Azienda Usl.
Nel 2013 le attivazioni del nucleo – «reperibile 24 ore su 24», ha precisato Elvira Venturella, presidente regionale dell’Associazione psicologi per i popoli – sono state 188 per un totale di 266 interventi, in cui sono state coinvolte 415 persone (30 bambini, 22 adolescenti, 324 adulti e 39 anziani).
(pa.ba.)