Costi della politica: assolti anche i tre imputati di Stella Alpina
Tutti assolti.
Anche per il presidente del Consiglio Valle Marco Viérin, il consigliere regionale André Lanièce e l’ex consigliere Dario Comé arriva l’assoluzione dalle accuse di peculato. Per il gup di Aosta Giuseppe Colazingari «il fatto non sussiste».
«Non posso dire nulla – commenta all’uscita dell’aula il procuratore Marilinda Mineccia – aspetto di leggere le motivazioni tra 60 giorni. É stata una sentenza analoga a quella precedente».
Soddisfatto l’avvocato della difesa Stefano Marchesini: «Siamo felici perché i nostri assistiti sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Finalmente si chiude una vicenda lunga che è stata fonte di disagio e sofferenza con il riconoscimento dell’assoluta estraneità ai fatti in un’aula di tribunale».
Il processo rientra nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte ‘spese pazze’ dei gruppi consiliari della XIII legislatura, più precisamente quelle effettuate dal 2009 al 2012, che nel primo processo con rito abbreviato – quello conclusosi il 30 marzo con la sentenza del gup Maurizio D’Abrusco – vide assolti a vario titolo «perché il fatto non sussiste» o «perché il fatto non costituisce reato» tutti e 24 gli imputati coinvolti, tra funzionari di partito, attuali ed ex consiglieri regionali appartenenti ai gruppi di Alpe, Fédération Autonomiste, Pd, Pdl e Union Valdôtaine.
L’accusa aveva chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati a un anno 10 mesi di carcere ciascuno, Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé avrebbero versato sui conti correnti personali assegni tratti dal conto corrente del gruppo consiliare per 136.700 euro; secondo le difese, rappresentate dagli avvocati Stefano Marchesini di Aosta e Domenico Aiello e Lorenzo Bertacco di Milano, gli assegni versati sui conti personali degli imputati erano in realtà dei rimborsi relativi a spese di rappresentanza saldate in anticipo dagli stessi consiglieri per la loro attività promossa sul territorio.
Con la sentenza di oggi, martedì, si chiude anche il secondo processo con rito abbreviato di primo grado legato all’inchiesta sui costi della politica in Valle d’Aosta. Al momento l’unico patteggiamento è stato quello perfezionato proprio dall’ex capogruppo di Stella Alpina nella XIII legislatura, Francesco Salzone, che per effetto di una precedente condanna penale inflittagli tanti anni fa, il 22 luglio 2014 preferì definire anzitempo la sua posizione patteggiando un anno di reclusione (pena sospesa) a fronte della restituzione di circa 98.000 euro.
In foto il procuratore Marilinda Mineccia e in basso l’avvocato Stefano Marchesini
(erika david)