Confcommercio: a Sant’orso tra shopping e ristorazione
In occasione della conferenza stampa indetta giovedì 25 Confommercio Valle d’Aosta scende in campo presentando due iniziative volte alla promozione dei suoi associati in occasione della Fiera di Sant’Orso.
Tutto pronto in tavola… per la Fiera di Sant’Orso
Ritorna anche quest’anno la tradizionale iniziativa nata con lo scopo di promuovere i ristoranti e i locali disposti lungo il percorso fiera. «All’interno di una brochure stampata a carico di Confcommercio e distribuita ai visitatori grazie alla collaborazione con la Regione sono racchiusi i menù degli aderenti e una mappa che ne riporta la loro posizione all’interno del centro storico – spiega Giuseppe Sagaria, vice presidente vicario di Confcommercio VdA – si tratta di un’iniziativa decennale sempre apprezzata sia dagli operatori che dai turisti».
In Fiera tra shopping e artiginato
Da quest’anno Confcommercio presenta anche un nuovo progetto, studiato per venire incontro alle richieste anche dei commerciati di altri settori diversi dalla ristorazione. «Si tratta di una grande opportunità per tutti i negozianti associati del centro – continua Sagaria – ugualmente in questo caso, grazie a una mappa che li identifica, i negozi godranno di una maggiore visibilità, permettendo così ai visitatori di fare shopping non soltanto tra i banchi degli artigiani».
La collaborazione con il traforo del Gran San Bernardo
Durante i giorni della Fiera, presentando il biglietto di andata e quello di accesso alla manifestazione, il ritorno in Svizzera attraverso il traforo diventa gratuito; ma questa non è l’unica novità. Grazie alla convenzione con Sitrasb, Confcommercio ha esteso la promozione dando vita a un’ulteriore offerta. Presentando via mail gli scontrini fiscali per una una spesa di almeno 100 euro effettuata entro il 14 febbraio negli esercenti aostani, verrà consegnato un buono valido per un’andata e un ritorno attraverso il traforo del Gran San Bernardo. «Questa iniziativa nasce dalla volontà di aumentare ancor più il numero di turisti svizzeri che raggiungono la nostra regione – conclude Dominidiato – ci auguriamo che il lavoro congiunto di operatori e associazioni posso dare i frutti sperati».
(e.a.)