‘Ndrangheta: annullata sorveglianza speciale ai fratelli Raso
La Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte d’appello di Torino per nuovo esame il decreto di applicazione della misura di sorveglianza speciale per cinque anni ai fratelli Vincenzo e Michele Raso.
Per i giudici di Cassazione “il provvedimento impugnato risulta affetto dall’assenza della motivazione con riguardo agli elementi di fatto da cui desumere la attuale persistenza della pericolosità”. Infatti: “solo nel caso in cui sussistano elementi sintomatici di una ‘partecipazione’ del proposto al sodalizio mafioso, è possibile applicare la presunzione semplice relativa alla stabilità del vincolo associativo purché la sua validità sia verificata alla luce degli specifici elementi di fatto desumibili dal caso concreto e la stessa non sia posta quale unico fondamento dell’accertamento di attualità della pericolosità. Sul punto, all’evidenza, manca qualsivoglia motivazione”.
Nella trattativa con gli estorsori che, nel 2011, volevano il 3% sulla vendita alla Regione del parcheggio pluripiano dell’Ospedale Parini (pagato 16,9 milioni), “l’intervento dei fratelli Raso non è semplicemente volto a aiutare Giuseppe Tropiano a individuare il gruppo criminale dal quale proviene la minaccia, ma, soprattutto, a trovare un accordo con il gruppo stesso”, anche in base a una “comune prassi di matrice ‘ndranghetista”, scriveva il Tribunale di Aosta motivando l’amministrazione giudiziaria per la Edilsud dei fratelli Tropiano.
(re.newsvda.it)