Pd: Dillo ai giovani democratici, presidio ad Aosta
I giovani dem in Place des Franchises per ascoltare i cittadini fino alle 19
“Dillo ai Giovani democrati!” è la parola d’ordine al presidio organizzato oggi, sabato 23 giugno, fino alle 19 in Place des Franchises ad Aosta. Le giovani leve dem scendono in campo per interagire con i cittadini valdostani, ascoltare le loro proposte, le loro idee, le loro critiche.
Ripartire dalla gente
Spiega il segretario regionale dei GD Matteo Pellicciotta: «Sarà possibile confrontarsi su ciò che è stato fatto e non è stato fatto, su dove oggi una giovanile o un movimento di sinistra debba e possa collocarsi, dove far sentire maggiormente la sua voce e la voce dei cittadini. Sarà possibile non solo parlare ma anche scrivere su dei cartelloni o su dei moduli (in questo caso in forma privata dunque) idee e spunti per il lungo lavoro di ricostruzione che il Partito democratico e la sua componente giovanile devono affrontare in questo periodo».
Stare all’ascolto
Aggiunge: «Ascoltare: questa deve essere ora la nostra parola d’ordine. In questi anni non lo abbiamo fatto, o non lo abbiamo fatto correttamente ed i risultati elettorali sono lì a ricordarcelo. Dobbiamo ripartire dalle persone e dal dialogo e tornare a parlare di temi, come il lavoro, la scuola, la ricerca, il welfare, che hanno sempre caratterizzato il dibattito a sinistra».
Sul futuro governo vda
Per il Partito democratico Valle d’Aosta l’unico collante del nuovo governo regionale che si va delineando è l’occupazione delle poltrone. Commenta con durezza l’accordo tra le forze autonomiste Alpe, Ac-PnV-Sa, Mouv’, Emily Rini e la Lega Vallée d’Aoste. Per i dem «rappresenta un cambiamento solo a parole, ma che, in realtà, come spesso purtroppo accade, si tratta, ancora una volta, della mera conquista di poltrone di potere».
Il Partito democratico si pone come valida e seria alternativa futura per tutelare i diritti di tutti i valdostani e i vertici del movimento spiegano senza mezze parole che metteranno tutto le loro forze in campo per «lavorare in questo senso con la convinzione che tanti valdostani decideranno di combattere al nostro fianco». E incomincia dai giovani.