Casinò di Saint-Vincent: incassi in picchiata e tensioni in maggioranza
Incassi in picchiata al Casinò di Saint-Vincent e tensioni politiche in maggioranza. Luglio fa registrare un -6,5%.
Dopo cinque ore di riunione questo pomeriggio, venerdì 3, tra l’assessore alle Finanze Stefano Aggravi, la maggioranza regionale e l’amministratore unico Giulio Di Matteo e il direttore generale Stefano Silvestri è uscito uno scarno e vuoto comunicato. All’uscita, sull’incontro le bocche di consiglieri – alcuni se ne sono andati alla spicciolata -, presidente della Regione Nicoletta Spelgatti e Di Matteo sono restate cucite. Non è cambiato nulla rispetto alla risoluzione votata all’unanimità in Consiglio Valle, non più tardi di una decina di giorni fa, che rinviava all’autunno la discussione sull’affaire Casinò e l’erogazione dell’ultima tranche del finanziamento regionale da sei milioni. L’atto era stato votato all’unanimità.
Il lungo pomeriggio passato sul dossier Casinò, oltre che la vicenda dei migranti siriani e alcune nomine, conferma scricchiolii e tensioni all’interno della maggioranza regionale della Valle d’Aosta. Tante le voci che circolano, forse messe anche in giro ad arte; l’ultima in ordine di tempo quella che alcune forze – Stella alpina, Pnv e Alpe – stiano valutando anche un’ipotesi di ‘appoggio esterno’ alla Giunta Spelgatti.
Una nota scarna
Tornando al Casinò, la nota diffusa in serata recita così: «Considerata la difficoltà del settore giochi, oltreché le sopravvenute novità normative (decreto dignità), all’insegna della costante collaborazione tra governance e socio, è stata definita una linea comune e rinnovata per garantire al meglio sia il percorso di approvazione del bilancio di esercizio 2017, sia le modalità di sostegno del socio, per assicurare il prosieguo del processo di ristrutturazione aziendale del Casino de la Vallée s.p.a e del Grand Hôtel Billia, all’insegna del riequilibrio economico-finanziario dell’azienda».
Tavoli diserti, sindacati preoccupati
A confermare che ai tavoli gira male è il rappresentante sindacale degli impiegati tecnici Paolo Mattio che invita la proprietà a «intervenire in maniera radicale e incisiva». I lavoratori in un comunicato scrivono: «La realtà che si presenta nelle sale è sconfortante e le ragioni di questi risultati riteniamo siano da imputare ai livelli apicali aziendali e in particolare al settore marketing (nel mirino ancora la De Vere Concept) che, nonostante le ingenti risorse dedicate, ha dimostrato nel tempo scarsa professionalità, inefficacia e incompetenza, e non ha ancora concretizzato un serio piano di marketing, in grado di rendere maggiormente attrattivo il casinò». Punta il dito pure contro la governence «che non è esente da colpe, denotando constantemente un grave immobilismo decisionale, scarse capacità comunicative e una pessima propensione a corrette relazioni sindacali».
Incassi in picchiata
Il Casinò di Saint-Vincent ha chiuso il mese di luglio con un incasso di 4 milioni 780 mila 369 mila euro, con un calo del 6,35% (324 mila 256 euro in meno) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Gli ingressi sono in lieve calo (-0,59% rispetto al 2017). Lo riporta il sito gioconews.it.
I tavoli hanno chiuso con un -13,28% (pari a 304 mila 478 euro). Tra i giochi sono in calo la roulette francese (-90,06 %), il punto banco (-13,50%), lo chemin de fer (-68,90 percento), il Poker ultimate (-15,60%). Le slot machines hanno incassato 2 milioni 791 mila 677 euro (-0,70 percento rispetto al 2017). L’incasso del poker a torneo è pari a 47 mila 755 euro. Nei primi sette mesi l’incasso è di 31 milioni 923 mila 807 euro, con un calo di 1 milione 112 mila 489 euro rispetto al 2017.
(d.c.)