Impegno Civico dice «no» a Uv e Lega e lancia i dieci punti per l’azione di governo
Impegno Civico incontra Alpe e dice «no» a una nuova maggioranza regionale con Uv e Lega. E lancia i dieci punti base per l’azione di governo.
«Sulla base degli impegni su questi punti valuteremo le proposte di maggioranza che saranno presentate», precisa Impegno Civico.
I dieci punti
1-Contrasto alla povertà. Sostegno agli oltre 7.000 valdostani che sono sotto la soglia di povertà attraverso una riforma della legge regionale n.18/2015 “Reddito di inclusione e solidarietà”. Sia rafforzando le risorse finanziarie sia creando un’articolata rete territoriale di intervento che riunisca amministrazioni pubbliche e organizzazioni del privato-sociale.
2-Eliminare i privilegi e il malcostume politico. Con una Proposta di legge di pochi articoli che abolisce la diaria, rimodula l’indennità di carica dei consiglieri regionali, dimezza sia le indennità di funzione sia il numero di persone che attualmente ne hanno diritto. Inoltre abroga il finanziamento mensile ai gruppi regionali.
3-Ferrovia. Approvare entro tre mesi il “Programma strategico di interventi per la ferrovia” ai sensi della legge regionale n.22/2016 che prevede l’elettrificazione della linea Ivrea-Aosta e la sua velocizzazione. Definire rapidamente le intese con RFI e Regione Piemonte per l’affidamento entro tre mesi dell’incarico di progettazione definitiva della elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta. Acquisizione entro la fine dell’anno degli studi sulla portata assiale della Aosta-Pré-Saint-Didier e della opzione migliore per il collegamento con Courmayeur, tempestivo esame dei due studi ed avvio immediato dei lavori, a carico di RFI, di manutenzione necessari per la riapertura della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier.
4-Lavoro. Riesaminare e integrare gli incentivi esistenti e assumere un provvedimento urgente riguardante “Incentivi straordinari alle piccole e medie imprese a sostegno dell’occupazione per gli anni 2018/2021”. Incentivi condizionati alla presenza di un Piano di espansione della forza lavoro consistente in assunzioni a tempo indeterminato e trasformazioni in contratti a tempo indeterminato di situazioni di precariato.
5-Gestione rifiuti. Promuovere con maggiore forza una politica basata sulla strategia rifiuti zero con un atto amministrativo che detti i seguenti indirizzi: -uniformare il sistema di raccolta dei Rifiuti adottando il Porta a Porta su tutto il territorio regionale; -modulare le tariffe di conferimento pagate dai SubAto al centro di Brissogne in funzione della qualità, in modo da premiare le Unités che conferiscono ottimo materiale differenziato e penalizzare quelle poco virtuose; -adottare la tariffa puntuale per gli utenti (paghi per quanto indifferenziato secco non riciclabile produci).
6-Agricoltura. In tempi di ristrettezze finanziarie, di prezzi fermi e di costi crescenti, di cambiamenti dei consumi e stili di vita, occorre puntare su obiettivi precisi. E’ necessario approvare un atto consiliare che contenga precisi “Indirizzi per l’agricoltura di montagna”: sburocratizzazione, valorizzazione del prodotto/territorio/produttore; riconoscimento del ruolo dell’agricoltura per il mantenimento del paesaggio; misure di integrazione e diversificazione del reddito.
7-Cva e Acque. Sospensione dell’iter della quotazione in Borsa di Cva in attesa di una decisione definitiva con il Referendum consultivo, con atti consiliari che determinino l’interruzione dell’iter e l’accelerazione dei tempi della consultazione popolare. Inoltre rapida approvazione del PTA per la tutela dei nostri torrenti dagli assalti speculativi
8-Legalità. Istituzione, presso il Consiglio regionale, dell’Osservatorio permanente sulle associazioni criminali di tipo mafioso, al fine di favorire la prevenzione e la repressione del crimine organizzato attraverso la conoscenza, il monitoraggio e lo scambio di informazioni sulle infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale e produttivo valdostano.
9-Normativa elettorale. Intervenire rapidamente almeno su tre aspetti: -confermare il sistema di scrutinio dei voti centralizzato in quattro poli onde evitare un capillare controllo delle preferenze espresse; -preferenza unica, con possibilità di esprimere una seconda preferenza solo di genere diverso; -presenza in lista di almeno il 40% di ognuno dei due generi
10-Casinò di Saint-Vincent. La Regione, pur tenendo nella dovuta considerazione gli importanti aspetti occupazionali, non può continuare a versare denaro pubblico in una struttura appesantita dalle sue dimensioni eccessive e dalla malagestione come il Casinò. La gestione del complesso Casinò di Saint-Vincent e Hôtel Billia va affidata ad un pool di privati sulla base di un bando pubblico. Occorre rivedere la concezione e il ruolo del complesso, tornando ai motivi originali per cui era stata concepita la Casa da Gioco, cioè come Società di incremento turistico; la componente del gioco d’azzardo va ridotta ad una appendice dell’attività di ricezione alberghiera di alto livello, rivolta prevalentemente ad una clientela straniera, anche di lunga distanza.
(re.newsvda.it)