Scavi Ospedale Aosta: dopo il guerriero celtico, ritrovati due sarcofagi di epoca romana
CULTURA & SPETTACOLI
di Luca Mercanti  
il 03/12/2018

Scavi Ospedale Aosta: dopo il guerriero celtico, ritrovati due sarcofagi di epoca romana

Dopo il guerriero celtico, due sarcofagi in piombo di epoca romana. E’ il nuovo eccezionale ritrovamento effettuato durante lo scavo archeologico per la realizzazione del collegamento sanitario interrato dell’ospedale di viale Ginevra, ad Aosta. Lo comunica l’assessorato regionale alla Cultura.

Ritrovamento a 4,5 metri di profondità

Il rinvenimento fa parte di un più ampio contesto sepolcrale, databile a partire dal I sec. d.C., sorto lungo la strada che, in uscita a nord dalla città di Augusta Praetoria, si dirigeva verso il colle del Gran San Bernardo. A circa 4,5 metri di profondità dall’attuale viale Ginevra è emerso un recinto funerario in muratura, a est della strada romana, che chiudeva al suo interno ben 32 sepolture a incinerazione di diversa tipologia. La maggior parte era in semplice cassa di laterizi e con poco corredo. Spiccano, però, alcune tombe più monumentali, tra le quali due in cassa di piombo, una in cassa di lastre di bardiglio con ricco corredo vitreo e una struttura quadrata in lastre di travertino, oltre a tre grandi basamenti in muratura destinati verosimilmente a sostenere dei sarcofagi; il ritrovamento delle casse in piombo costituisce una novità assoluta nel panorama valdostano.

I lavori possono proseguire

Una situazione che non pregiudica l’avanzamento dei lavori nei tempi stabiliti: sono state sollevate le grandi lastre che le coprivano e si procederà immediatamente al loro scavo in sito, se le condizioni meteo della stagione invernale imminente non lo consentono, al loro sollevamento e trasporto presso i magazzini della Soprintendenza. Utile, per abbattere i tempi di indagine e per seguire le migliori strategie di intervento, è stato l’apporto della Struttura Complessa di Radiologia, Diagnostica e Interventistica dell’Ospedale regionale che ha eseguito una endoscopia di uno dei due sarcofagi, che presentava una leggera frattura sulla superficie.

«I risultati ottenuti in occasione di questo importante ritrovamento — commenta l’assessore all’Istruzione e Cultura, Paolo Sammaritani — hanno evidenziato la grande efficacia di questa prima collaborazione messa in atto tra la Soprintendenza ai Beni e Attività Culturali e la Struttura Complessa di Radiologia, Diagnostica e Interventistica dell’Ospedale regionale, che contiamo di consolidare in futuro».

In foto: uno dei due sarcofagi (foto: Akhet srl)

(re.newsvda.it)

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