Consiglio Valle: fine dell’era Spelgatti
Il presidente del governo non si dimette e dice no all'invito di andarsene in anticipo
Consiglio Valle: fine dell’era Spelgatti. Con 18 voti a favore il Consiglio approva la sospensiva richiesta dalla consigliera Emily Rini. Prossimo appuntamento lunedì 10 con la discussione della mozione di sfiducia.
La richiesta
Il presidente del Consiglio in pectore Emily Rini chiede in aula alla presidente Nicoletta Spelgatti di rassegnare le dimissioni per «permettere di discutere la mozione di sfiducia fin da oggi; per dare un governo oggi alla Regione che ha la priorità di lavorare con serietà al bilancio. Oggi è il giorno della proposta e non dalla polemica. La nostra regione chiede delle risposte possibile solo con una maggioranza coesa».
Sentenzia il capogruppo della Lega Andrea Manfrin. «Siamo giunti alla giornata fatidica in cui si concretizzano i desiderata di una maggioranza risicata. Facciamo i migliori auguri al nuovo governo. Oggi chiediamo di discutere le quattro leggi all’ordine del giorno. La legge sull’esame di Stato è urgente così come quella sul contrasto alle ludopatie. Chiediamo siano discusse oggi. Non intendiamo rassegnare le dimissioni, riteniamo debbano essere rispettati i tempi per la discussione della mozione. Il vero atto di irresponsabilità è quello di rinviare il Consiglio».
«Non è una bella figura quello di intralciare l’iter del bilancio. C’è la mancanza di volontà di fare un percorso utile a tutti» commenta il capogruppo dell’Union valdôtaine Renzo Testolin. Per Luigi Vesan (M5S) «la maggioranza, ancora una volta, prevarica le funzioni del Consiglio al quale si impedisce di esercitare il potere legislativo».
«Le forze che hanno presentato la mozione di sfiducia costruttiva hanno chiesto di poterne discutere così come della ricomposizione degli organi di governo e anche dei quattro disegni di legge. Tutto questo si può fare solo se la Presidente si dimette» ha ribadito Laurent Viérin (Uvp).
(danila chenal)