Uv, Lavevaz: «lavorare a un fronte autonomista coeso senza ultimatum»
I un comunicato il messaggio trasversale all'Uvp (che preme per un soggetto politico unico), ad Alpe (che vuole Rollandin fuori dallo scranno di vicepresidente del Consiglio) e ai suoi eletti (che vogliono guidare le danze politiche)
Union valdôtaine, Lavevaz: «lavorare a un fronte autonomista coeso senza ultimatum»: è il messaggio lanciato dai vertici del Leone rampante. L’Uv in un comunicato stampa, fa appello «in un momento cruciale del processo di ricostruzione del fronte autonomista valdostano» alla «necessità di un fronte (in Valle d’Aosta), veramente autonomo, compatto, tanto più in un momento in cui, con il dibattito aperto sulle nuove forme di autogoverno differenziato previste dalla riforma del titolo V della Costituzione, i patiti nazionalisti al governo potrebbero mettere in discussione il nostro Statuto e persino gli Statuti speciali».
No ultimatum
Mette in guardia sul fallimento del processo di ricostruzione del fronte autonomista valdostano che «significherebbe aprire la strada definitivamente e inevitabilmente ai movimenti nazionalisti e centralisti». Dice «niente ultimatum, non è il momento»; invita «piuttosto al rispetto reciproco, alla valorizzazione delle storie e delle peculiarità di ciascuno, mentre si cerca di lavorare sui punti comuni e di smussare le differenze». Tra le righe chiede un passo indietro all’Uvp che, con il neo presidente Giuliano Morelli, spinge per un soggetto autonomista unico sotto un nuovo simbolo, adombrando, in caso contrario, di abbandonare il tavolo dei lavori. Messaggio trasversale anche per Alpe, la cui base preme per togliere il ruolo di vicepresidente dell’assemblea consiliare ad Augusto Rollandin.
Il presidente dell’Uv Erik Lavevaz ricorda che «il lavoro tra i movimenti autonomisti è iniziato dallo scorso autunno e procede con assoluta convinzione, certamente da parte dell’Uv». Sottolinea: «Il primo passo sarà la sfida delle prossime elezioni europee del 26 maggio, i movimenti di autonomia devono presentare uniti per cercare di eleggere un autonomia parlamentare a Bruxelles, ma soprattutto per portare una comunità dell’Europa messaggio e federale ai valdostani». Lavevaz invia poi un messaggio ai rappresentanti eletti del Consiglio della Valle. «Credo che si debba anche il dovuto rispetto per i movimenti che stanno attivamente lavorando per raggiungere questo risultato storico, forse i membri del governo non possono essere aggiornati su tutto ciò che accade nei movimenti, ma il le relazioni tra gli organi di direzione sono quotidiane e fertili».
Collaborazione
Fa sapere che l’Union valdôtaine firmerà, nel fine della settimana a Trento, un impegno di collaborazione con i movimenti autonomisti del Nord-Est, denominato “Uniti per un’Autonomia più forte”.
(d.c.)