Post razzista: il gip archivia il fascicolo a carico di Manfrin
Per il gip l'uomo fotografato sull'hoverboard non era riconoscibile
Post razzista: archiviato il fascicolo per diffamazione nei confronti del consigliere regionale leghista Andrea Manfrin. Il gip di Aosta Giuseppe Colanzingari ha archiviato il fascicolo per diffamazione aperto dopo la pubblicazione su facebook, nel maggio 2017, di un post con fotografia in cui il consigliere regionale della Lega Andrea Manfrin (all’epoca consigliere comunale) definiva ‘risorsa boldriniana’ un cittadino senegalese, residente da anni in Valle d’Aosta e sposato con una donna italiana, intento a condurre un overboard. Il pm Eugenia Menichetti aveva chiesto nel marzo del 2018 l’archiviazione del fascicolo. La motivazione. «L’uomo – ripreso di spalle – non era riconoscibile e le critiche nel post erano di natura politica». Alla richiesta di archiviazione si era opposta l’avvocato Valeria Fadda, che assiste l’uomo fotografato.
I motivi dell’archiviazione
Per il giudice è «pregevole» l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione. Tuttavia «la parte offesa è ritratta di spalle» e «gli indumenti indossati sono indubbiamente comuni, senza alcuna caratteristica individualizzante». Quindi non si tratta di «offesa della reputazione di una persona determinata», requisito del reato di diffamazione secondo la Cassazione. Il pm Eugenia Menichetti sosteneva inoltre che le critiche contenute nel post erano di natura politica e sociale, prive di volontà diffamatoria.
I fatti
L’indagine era scattata dopo la querela per violazione della privacy e per diffamazione a mezzo web, con l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, presentata dalla famiglia – che ora può opporsi alla richiesta di archiviazione – e rivolta anche contro l’autore della foto. «Sapete quanto costa un hoverboard? Quello che questa risorsa boldriniana – scriveva Mafrin a maggio – usa per andare a spasso vicino alla Cogne (o per scappare dalla guerra)? Anche usato viene tra i 200 e i 500 euro. Quanti cittadini valdostani se lo possono permettere?».