Lupo: Pulz (Adu) chiede il ritiro della legge sugli abbattimenti
Per la consigliera regionale si deve ragionare su un piano di interventi lungimiranti
Specie lupo: si ritiri il disegno di legge e si ragioni su un piano di interventi lungimiranti. E’ quanto chiede la consigliera di Adu Daria Pulz.
«Accodarsi a Trento e Bolzano, come proposto con il disegno di legge regionale riguardante il lupo è profondamente sbagliato. Come già accaduto a Trento e Bolzano nasconde l’incapacità, preferendo alla ragionevolezza il populistico appello ai pallettoni». Prosegue. «La realtà è che, anziché partire, come vuole la normativa europea, da un piano di azione che eviti gli abbattimenti, si pretende, anche qui in Valle d’Aosta, di partire dagli abbattimenti, dalla maschia affermazione del potere di disporli. Un’assurdità, contraria alla normativa di tutela, che impone la preservazione della specie protetta. Una contraddizione che, in concreto, renderebbe illegittima, qualora disposta, qualsiasi deroga al divieto di abbattimento». La Consigliera ricorda che «come ci dice la Corte costituzionale non si può sparare al lupo (mai l’ISPRA potrebbe consentirlo!) se non si dimostra di aver fatto tutto il possibile per evitarlo.
Le conclusioni
«E siccome in Valle d’Aosta non si è fatto e si continua a non fare abbastanza per evitarlo, l’invocazione per via legislativa di un potere di deroga al divieto di abbattimento è pura, semplice, inutile, ma pur sempre dannosa demagogia». «Si ritiri, quindi, il disegno di legge n. 40 e ci si metta a ragionare seriamente su un piano di interventi lungimiranti e coerenti con la normativa europea di tutela e con le proposte della comunità scientifica, che ritiene gli abbattimenti una assurdità. Si smetta, poi, di copiare tutto ciò che, non sempre meritoriamente, si fa in Trentino-Alto Adige. Riponendo il fucile in soffitta, si può ancora provare a scrivere una legge coraggiosa e innovativa, che sappia individuare soluzioni all’altezza della situazione».