Coronavirus: il videomessaggio del Vescovo: «pregate a casa, sarà luce per tutti»
In questo venerdì di Quaresima, Monsignor Anfossi rivolge ai fedeli un messaggio di salute e di speranza, invitando alla preghiera: «il Signore ci ama, soffre con noi e per noi. Questo è il tempo di lottare e rispettare rigorosamente le indicazioni».
Coronavirus: il videomessaggio del Vescovo: «pregate nelle vostre case, sarà luce per tutti»
L’invito alla preghiera, alla fede, in un momento nella quale può vacillare, innanzi ai tanti «perchè».
«Ma anche una preghiera al Signore perchè ci liberi dal male e sostenga il Suo popolo in quest’ora buia» – ha detto il Vescovo della diocesi di Aosta.
Monsignor Lovignana ha voluto mandare un messaggio di saluto e di speranza ai fedeli.
«Tradizionalmente ci ritroviamo nelle nostre chiese per la Via Crucis in questo venerdì di Quaresima – ha detto – ma non è possibile e ho pensato a questo messaggio nel quale vi invito a leggere, a casa, la Passione del Signore, magari suddividendola nei venerdì di Quaresima, ascoltando dalla pagina del Vangelo la Via Crucis, contemplando il Signore nel Suo cuore.
E lo dico perchè ci viene il dubbio che il Signore possa aver girato il suo volto da una parte, che non guarda il Suo popolo. La croce ci ricorda che il signore ci ama soffre con noi, soffre per noi.
Questo è motivo di fiducia e di speranza; intorno a noi la primavera rinasce, dopo l’inverno ci sarà la primavera anche se questo è il tempo di lottare con tenacia, con fatica per rispettare rigorosamente le indicazioni. Ma alla fine ci sarà luce. Per tutti».
Per chi è credente, l’invito è alla preghiera.
«Preghiamo tanto, nelle nostre case, non abbiamo paura di metterci davanti al Signore e implorare che ci liberi da questo male e sostenga il Suo popolo: i malati, chi è costretto alla solitudine, chi opera in questo scenario, medici, operatori sanitari, ricercatori, volontari, che tutti possano avere energia e forza dentro al loro cuore per servire il prossimo.
Che possiamo vivere nel Signore, anche quest’ora buia, difficile, sapendo che sarà luce».
(c.t.)