Union Valdôtaine: «Elezioni il prima possibile, non si può aspettare il 2021»
Lo scrive in una nota il Comité Fédéral
«Elezioni il prima possibile, non si può aspettare il 2021». Lo scrive il Comité Fédéral dell’Union Valdôtaine in una nota, che ribadisce la necessità di tornare alle urne appena la situazione sanitaria lo consentirà. Il Comité si riferisce all’ipotesi di prolungamento di altri 6 mesi dello stato di emergenza. Al momento, la fine dello stato di emergenza è fissata al 31 luglio 2020. Se lo spostamento al 31 gennaio 2021 diventasse realtà, la prima data utile potrebbe essere febbraio del prossimo anno.
In tutta Italia, sono sette le regioni che dovranno tornare alle urne per il rinnovo dei consigli regionali.
Solo la Valle d’Aosta, però, ci arriva con un consiglio regionale in funzione solo per gli atti indifferibili e urgenti. Il consiglio, infatti, è stato dichiarato sciolto il 14 febbraio, quando la crisi politica nata in seguito all’inchiesta Egomnia non ha trovato soluzione nei 60 giorni previsti dallo statuto. Il 16 dicembre si erano dimessi il presidente Antonio Fosson e altri tre consiglieri: Laurent Vierin, Stefano Borrello e Luca Bianchi.
Il Comité Fédéral: centralizzazione delle scelte e delle responsabilità
«I passaggi di un normale dibattito politico all’interno dei movimento hanno dovuto essere ignorati in ragione delle necessità dovute all’emergenza. Ciò ha portato a una centralizzazione di scelte e responsabilità sulle spalle dei vertici dell’amministrazione», si legge.
«L’ipotesi di elezioni nella primavera 2021 è insostenibile per la Valle d’Aosta. È necessaria una presa di posizione del Consiglio per poter indire le elezione il prima possibile, conformemente alla situazione sanitaria», conclude il comunicato.
(re.aostanews.it)