Preferenza di genere: l’appello di Dora Donne in Valle d’Aosta per la modifica della legge elettorale
L'associazione, viste le sole 4 elette su 35 componenti del Consiglio Valle, si rivolge al futuro governo regionale per reintrodurre la preferenza di genere
Preferenza di genere: l’appello di Dora Donne in Valle d’Aosta per la modifica della legge elettorale.
Visto l’esito deludente delle ultime consultazioni regionali dal punto di vista della rappresentanza di genere, con sole 4 elette su 35 componenti del Consiglio Valle, l’associazione Dora Donne in Valle d’Aosta torna a prendere carta e penna per rivolgere un appello al futuro governo regionale.
Già alla vigilia delle elezioni l’associazione fece un appello a tutta la popolazione per sostenere il voto alle donne «poiché temeva che la rappresentanza femminile in Consiglio regionale, con l’entrata in vigore della nuova legge elettorale, avrebbe toccato i minimi storici, cosa che puntualmente si è verificata» scrive Dora in una nota.
«Le donne elette non sono sufficienti a garantire la piena partecipazione di entrambi i generi alla vita del più importante organo decisionale del nostro territorio» sottolinea l’associazione.
L’appello
Per questo motivo prima ancora di conoscere la composizione dell’esecutivo, Dora ritiene «fondamentale riportare l’attenzione sulla necessità di modificare con urgenza la legge elettorale introducendo la doppia preferenza di genere».
«Si tratta a nostro avviso di uno strumento imprescindibile per dare piena attuazione alla partecipazione democratica, costituzionalmente garantita, che è interesse della totalità dei cittadini. Riteniamo che le donne di questa Regione abbiano atteso fin troppo una normativa che risponda appieno alla necessità di aumentare la rappresentanza femminile nelle istituzioni e che ora, alla luce di un esito elettorale a dir poco imbarazzante, essa non sia più differibile».
L’associazione prosegue: «Non vi è nessun pretesto che possa essere accampato per ritardarla ulteriormente, visto anche il tanto contestato, ma sostanzialmente ineccepibile, richiamo del primo ministro Giuseppe Conte al Presidente della Regione che, già nel mese di luglio, ha voluto dare un segnale inequivocabile in merito al necessario adeguamento della normativa valdostana rispetto ad un parametro fondamentale e non contrattabile».
«In conclusione riteniamo che il primo atto del nuovo governo regionale debba essere proprio l’approvazione di un solo articolo che introduca da subito nella legge elettorale la doppia preferenza di genere, sganciato da qualsiasi altra discussione politica o progetto di riforma che richiede tempo e lunghe contrattazioni. La doppia preferenza di genere non è e non deve essere una merce di scambio tra le forze politiche, ma un atto dovuto da cui partire. Non possiamo attendere oltre».
«Dora – Donne in Valle d’Aosta – conclude l’associazione – metterà in campo ogni azione volta a ottenere tale risultato: a garantire, innanzitutto, le pari opportunità nell’elezione del Consiglio regionale. L’Autonomia sancita dallo Statuto Speciale non può essere causa di minori possibilità, o di discriminazione, a discapito delle donne valdostane, il cambiamento è necessario e deve essere immediato».
(e.d.)