Arcigay Valle d’Aosta: annullato il flash mob a sostegno della legge Zan
Oggi, sabato 17 novembre, avrebbe dovuto tenersi il flash mob a sostegno della legge sull'omotransfobia e misoginia che sarà discussa in Parlamento martedì prossimo; rimane il presidio informativo nel pomeriggio, dalle 16 alle 18.
Arcigay Valle d’Aosta: annullato il flash mob a sostegno della legge Zan.
Considerato l’indice di trasmissibilità (Rt) più alto d’Italia e la zona rossa nei tre comuni della media Valle, Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ha ritenuto «doveroso» annullare il flashmob ‘Dalla parte dei diritti – fermiamo l’omotransfobia e la misoginia’ – previsto per il pomeriggio di oggi, sabato 17 ottobre alla Porta Praetoria
Arcigay Valle d’Aosta manterrà il banchetto informativo, alla Porta Praetoria, dalle 16 alle 18.
Il flashmob è stato organizzato a sostegno del disegno di legge Zan sull’omotransfobia e misoginia che martedì 20 ottobre approderà in Parlamento, una legge attesa da trent’anni.
«Venite a trovarci, a informarvi sulla legge e a manifestare comunque il vostro sostegno, a tesserarvi all’Arcigay senza dimenticare il rispetto delle misure di prevenzione, facendo attenzione alla distanza interpersonale e indossando la mascherina» – è l’invito di Arcigay -.
Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA
L’associazione Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA si è riunita in assemblea nei giorni scorsi per ratificare il nuovo direttivo, dopo le dimissioni di quattro consiglieri.
Giulio Gasperini è il presidente, sua vice è Chiara Bérard.
Gli altri consiglieri sono Chiara Giordano, Mirko Arieta, Alice Cabiddu, Greta Ginevra Scorzoni e Fabio Bedino.
Una sessantina gli associati, «in neppure dieci mesi di attività» – precisa il presidente Giulio Gasperini a Gazzetta Matin -. Ci siamo riuniti per la prima volta in presenza dopo l’emergenza sanitaria, durante la quale ci siamo parlati via Meet.
Un Comitato per Aosta Pride 2021
«Il primo obiettivo è contattare le associazioni del territorio e costituire un Comitato che si occupi dell’organizzazione del primo AostaPride2021.
Dopo esserci conosciuti e confrontati tra noi e dopo alcuni incontri informali siamo pronti a «farci vedere» sul territorio. Lo faremo attraverso l’organizzazione di banchetti, scendendo in piazza a sostegno di manifestazioni e giornate di sensibilizzazione.
E’ arrivata l’ora di coinvolgere i cittadini e gli amministratori neo eletti».
Durante la campagna elettorale, Arcigay Vda Queer VdA aveva chiesto ai candidati e alle candidate al Consiglio regionale e ai capilista dei Comuni di impegnarsi concretamente contro l’omotransfobia, sottoscrivendo un apposito documento che tra l’altro chiedeva la promozione di azioni efficaci e strutturali contro l’omolesbotransfobia, il riconoscimento e la garanzia di pari diritti a tutte le famiglie, la promozione del diritto alla salute e al benessere per tutte le cittadine e i cittadini.
«Poche le adesioni in verità – ammette Gasperini – ma il sostegno è stato ed è prezioso e speriamo possa ampliarsi».
Tra i tanti progetti in cantiere, l’attivazione di uno sportello psicologico e la formazione di un ‘gruppo giovani’, «considerato che tra i nostri tesserati ci sono numerosi under 25».
«Abbiamo attivato una sorta di monitoraggio attraverso un Google Form di segnalazione di discriminazioni; uno o due segnalazioni alla settimana arrivano, talvolta anche riferiti a episodi del recente passato. Ma questo non è negativo, significa che si prende sempre più coscienza. Stanno emergendo anche dei casi di transgender che hanno già intrapreso il percorso di transizione o che ancora non lo hanno affrontato».
Una legge contro l’omotransfobia
Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ribadisce l’urgenza di una legge contro l’omotransfobia; «speriamo che la legge Zan in discussione tra qualche giorno possa essere approvata.
Ai neo eletti e a chi avrà onere e onore di governare questa regione chiediamo di farsi carico di quei giovani cacciati di casa perchè gay o lesbica, oppure obbligati a vivere relazioni familiari al limite della sopportazione.
Vi sono esempi virtuosi di case di accoglienza che si occupano di prendere in carico giovani che fanno coming out e che vengono allontanati dai familiari.
E’ prioritario anche in Valle ascoltare i ragazzi, prevedere una forma di aiuto, dare loro un luogo dove ritrovarsi; non sempre è necessario il sostegno psicologico, talvolta sono le relazioni alla pari a fare la differenza, ma troppo spesso i tentativi di socializzazione falliscono perchè intorno è il vuoto».
Per aggiornamenti e informazione, si può fare riferimento alla pagina Facebook Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA, telefono 375-5034728, aosta@arcigay.it.
(cinzia timpano)