Emergenza, il 15% dei giovani valdostani è NEET: non studia, non lavora e non si forma
Hanno tra 15 e 29 anni; in Italia sono, secondo Save The Children, due milioni e mezzo di giovani. In Valle, il programma Garanzia Giovani mette a disposizione 970 mila euro per progetti di orientamento, inserimento lavorativo e tirocini.
Emergenza, il 15% dei giovani è NEET: non studia, non lavora e non si forma.
Non studiano, non lavorano, non sono inseriti in alcun percorso di formazione, acronimo inglese di Neither in Employment, or Education or Training
Un limbo – aggravato dall’emergenza Covid-19 che rischia di intrappolare in Italia, 2 milioni e mezzo di giovani; 1,4 milioni sono ragazze tra 15 e 29 anni.
L’allarme è stato lanciato da Save the Children, durante la virtuale presentazione dell’Atlante dell’infanzia, ‘Con gli occhi delle bambine’, occasione per un ritratto impietoso sulla situazione dei minori del mondo, tra violenze psicologiche, fisiche e sessuali, con 85 milioni di giovani sotto i 18 anni costretti a forme di sfruttamento lavorativo minorile.
Per non parlare dei 150 milioni di bambini che non hanno cibo sufficiente e accesso a beni e servizi essenziali, un milione dei quali sono in Italia.
Secondo Save the Children, l’Italia si è fatta trovare impreparata sul tema infanzia e Coivd-19, non solo per i Neet ma anche in tema di dispersione scolastica, asili nido e povertà.
Il Covid ha funzionato da acceleratore per i giovani che non studiano, non lavorano e non si formano.
Nella nostra regione – i dati sono riferiti al 2019 – sono il 16,4 delle ragazze e il 13,2 dei ragazzi (media 14,8%).
Numeri preoccupanti che confermano il trend degli anni scorsi; nel 2018, la percentuale era del 16,3%.
Nella definizione di Neet rientrano il neolaureato, il giovane uscito precocemente dagli studi, ma anche una percentuale rilevante di madri non occupate, costrette a rinunciare al lavoro perchè i figli non hanno un’adeguata assistenza.
Neet sono soprattutto ragazzi in possesso di un titolo secondario superiore, seguiti dal solo possesso del diploma di licenza media.
Diplomati e laureati sono più penalizzati; un titolo di studio di un livello più alto pregiudica l’inserimento nel mondo del lavoro e porta i giovani a scoraggiarsi nella ricerca del lavoro.
Ecco che si materializza quel limbo che non permette ai giovani di emanciparsi, abbandonando lo status di ‘figli a carico’.
NEET: le risorse in Valle
Lo scorso febbraio, la Giunta regionale ha approvato il Piano di Attuazione relativo alla seconda fase del Programma operativo nazionale ‘Iniziativa Occupazione Giovani’ (PON IOG), noto anche come Garanzia Giovani.
Il Piano mette a disposizione della Regione risorse finanziarie pari a 971 mila 722 euro, ripartite in quattro misure: Orientamento specialistico; formazione mirata all’inserimento lavorativo; accompagnamento al lavoro e tirocinio extracurriculare.
L’obiettivo è la lotta alla disoccupazione giovanile in un’ottica di personalizzazione delle azioni erogate, tramite un sistema di profiling che valorizza le attitudini e l’esperienza formativa e professionale di ogni giovane e la loro distanza dal mercato del lavoro.
(cinzia timpano)