Internet in Valle d’Aosta: com’è la situazione in regione?
Negli ultimi anni la Valle d’Aosta ha conosciuto uno sviluppo importante per quanto riguarda la connessione internet. Nello scorso anno, infatti, la regione è diventata Smart Land grazie alla rete pubblica FTTH. Ayas, Arnad, Bard, Champdepraz, Donnas, Issogne, Rhêmes-Notre-Dame e Verrès sono i primi comuni della Regione autonoma Valle d’Aosta a disporre della rete pubblica interamente in fibra ottica, realizzata da Open Fiber nell’ambito del progetto #BUL di Infratel (in-house del Ministero per lo Sviluppo Economico), nato per colmare il digital divide delle aree bianche del Paese, ossia le aree che risultano ancora prive di collegamenti a banda ultra larga. La rete è di proprietà pubblica, Open Fiber ne curerà la gestione per i prossimi 20 anni.
L’azienda in queste settimane sta continuando lo sviluppo della rete internet in questa regione realizzando in 69 comuni della Regione un’infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) capace di supportare velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, assicurando prestazioni non raggiungibili con le reti in rame (Adsl) o fibra/rame (FTTC). Sono 36 i comuni in cui i lavori sono in corso, 8 con commercializzazione dei servizi attiva – e con clienti che già beneficiano della rete -, ai quali se ne aggiungeranno altri nelle prossime settimane, a partire da Montjovet, Hône, Issime ed Emarèse. Ci sono poi 13 progetti FWA (Fixed Wireless Access) già realizzati in alcune aree più remote della Regione, che, come previsto dal bando, potranno disporre di una tecnologia che abilita almeno 30 Megabit per secondo.
In Valle d’Aosta l’opera è finanziata con 10,6 milioni di euro di fondi FSC e 5,8 milioni di fondi FEASR della regione, oltre al contributo finanziario e operativo che spetta a Open Fiber in quanto concessionaria del bando Infratel. Saranno oltre 70mila le unità immobiliari servite dalla nuova infrastruttura. Gli interventi di posa della fibra vengono eseguiti in coordinamento con la Regione autonoma Valle d’Aosta e con la sua partecipata In.Va.: al fine di limitare l’impatto ambientale dei lavori, il piano di sviluppo prevede un massiccio riutilizzo di infrastrutture esistenti (in media il 70% per ciascun comune), tra cui i cavidotti di Deval s.p.a..
Il Piano Vda BBroadbusiness
Quello appena descritto non è l’unico piano a sostegno della Valle d’Aosta in merito allo sviluppo di internet. Grazie al piano VdA Broadbusiness’ cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), in fase di completamento, ha realizzato sul territorio valdostano un’infrastruttura di collegamento in fibra ottica di oltre 700 km, che permette agli operatori di telecomunicazioni di poter concentrare gli investimenti privati esclusivamente sulla rete di accesso utilizzando le fibre ottiche della Regione per i servizi di trasporto.
Le fibre ottiche, che raggiungono tutti e 74 i comuni della Valle, hanno permesso l’attivazione della rete ‘WifiRegioneVda’ con 600 aree Wi-Fi ad accesso gratuito. L’infrastruttura in banda ultra larga risponde a esigenze di connettività fissa e mobile, sull’intero territorio regionale tramite la posa delle dorsali in fibra ottica, per il collegamento sia delle centrali telefoniche sia delle principali stazioni radio base per reti mobili, al servizio dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese.
L’infrastruttura realizzata è stata progressivamente data in concessione ai principali operatori di telecomunicazioni nazionali oltre che a un operatore wireless regionale per il rilascio dei servizi di connettività in banda ultra larga agli utenti finali (cittadini e imprese).
L’intervento ha un valore complessivo di circa 26 milioni di euro, finanziato prevalentemente nell’ambito di due Programmi del FESR (Programma Competitività regionale 2007/13 e Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20).
Lo sviluppo del 5G
E intanto prosegue anche in questa regione lo sviluppo di una tecnologia innovativa come quella del %g che garantirà connessioni ultra veloci e stabili, utili sia in ambito lavorativo che privato dando così la possibilità di trascorrere il proprio tempo libero online, magari giocando ad un proprio gioco di ruolo preferito, fare una partita alla roulette, guardare una serie tv in streaming o qualsiasi attività da poter fare utilizzando la rete. Proprio come le altre tecnologie di connessione, anche il 5G sfrutta antenne e frequenze. Lo fa, però, in modo più efficiente del 4G. E apre un nuovo “canale” fino ad ora non sfruttato, quello delle frequenze oltre i 26 Ghz: garantiscono più velocità e minore latenza.
I produttori di apparecchiature e gli operatori di telecomunicazione si sono già affrettati a testare e lanciare questa nuova generazione di reti wireless, in considerazione della loro ampia gamma di applicazioni. Potenzialmente si potrà far viaggiare automobili senza conducente o eseguire complessi interventi chirurgici a distanza. Potranno inoltre emergere nuovi servizi essenziali, come il pronto intervento da remoto e applicazioni ad ampio spettro nei settori smart home, smart city, industria e intrattenimento, così come si potrà effettuare una più efficace lotta all’evasione fiscale grazie alla diffusione di strumenti a supporto dei micro-pagamenti facilitati dalla nuova tecnologia.