Bcc Valdostana: Ferré confermato presidente, bilancio 2020 in utile
L'assemblea dei soci di lunedì 3 maggio ha affidato le cariche sociali, con il cda che ha rinnovato l'incarico al presidente uscente. Approvato il bilancio 2020: utile di esercizio di 502.408 euro
Davide Adolfo Ferré confermato presidente e un bilancio 2020 che chiude con un utile di oltre 500 mila euro. Questo l’esito dell’assemblea ordinaria della Bcc Valdostana, andata in scena lunedì 3 maggio.
L’assemblea
L’incontro, svoltosi a distanza per ovvie ragioni sanitarie, è stato l’occasione per approvare il documento contabile relativo al 2020, per rinnovare gli organi sociali per il triennio 2021-2022-2023 e per dare la possibilità al cda di assegnare le cariche.
Come detto, il consiglio di amministrazione sarà nuovamente guidato dal presidente Davide Adolfo Ferré, che sarà coadiuvato dal vice Pier Francesco Frau e dai consiglieri Mauro Azzalea, Stefano Distilli, Simone Lingeri, Nadia Piccot e Raffaella Quendoz.
Il comitato esecutivo è composto da Pier Francesco Frau, Raffaella Quendoz e Mauro Azzalea.
Collegio sindacale e dei probiviri
Per quanto riguarda invece il collegio sindacale, lo stesso vedrà alla guida il presidente Paolo Pressendo, con Giorgio Biancardi e Michele Giovinazzo membri effettivi e Tony Ianniello e Daniele Pison come membri supplenti.
Il collegio dei probiviri sarà composto dai membri effettivi Roberto Jorioz, Piercarlo Carnelli e dai supplenti Italo Fognier e Marzio Fachin.
Il bilancio
L’occasione, come detto, è stata utile anche per l’approvazione di un bilancio 2020 positivo.
«L’esercizio 2020 si è chiuso con un utile di esercizio di 502.408 euro – spiega il presidente Davide Adolfo Ferré -. In questo modo continua il percorso di miglioramento e consolidamento intrapreso dal cda, oggi rinnovato e in continuità con quello precedente».
Secondo il presidente i dati «confermano l’irrobustimento patrimoniale che vede il CET1 posizionarsi al 12,28% (10.33% nel 2019) e il TCR al 18,53%. (16.04% nel 2019) – continua Ferré -. Il primo trimestre 2021 si chiude poi in utile per l’Istituto bancario valdostano e il 28 aprile si è chiusa positivamente anche la trattativa sindacale che fa sintesi in un accordo, già approvato dal nuovo cda, il cui testo ora dovrà passare al vaglio del consiglio di amministrazione di Cassa Centrale Banca e dell’assemblea dei lavoratori. Le misure condivise nell’accordo avranno validità dal 1° giugno 2021 al 31 maggio 2024».
Triennio di rinnovamento
Il confermato Davide Adolfo Ferré fa poi il punto della situazione.
«Nel triennio appena concluso la banca è stata protagonista di un processo di rinnovamento e cambiamento fondamentali per il suo futuro, un triennio denso di impegni, di difficoltà, di sfide, alcune delle quali ancora aperte, non ultima appunto il sostegno al territorio per le ripercussioni del Covid-19 – continua il presidente -. Abbiamo lavorato intensamente e ininterrottamente per tutelare la banca e i soci dal rischio reputazionale e per salvaguardarne i requisiti patrimoniali previsti dalla legge e dall’organo di vigilanza».
Ferré parla insomma di «un periodo transitorio che ha dovuto far fronte al più grande cambiamento del sistema bancario del credito cooperativo, nazionale ma soprattutto valdostano, e sicuramente sono state gettate buone basi per il prossimo triennio, al netto delle difficoltà del sistema economico globale – spiega ancora -. Il nuovo cda, sul solco già tracciato, sarà impegnato nello sviluppo di questo nuovo modello di rilancio, di sviluppo e di sostegno del nostro territorio e dei suoi soci».
Il direttore generale
Vede una banca «più solida e forte patrimonialmente» e che «guarda avanti – sottolinea il direttore generale Adriano Cesano -. L’emergenza Covid-19 rappresenta ancora allo stato attuale una minaccia alla salute pubblica, con impatti economici rilevanti, non ancora stimabili nella loro complessità, che tuttavia abbiamo governato positivamente fino ad ora, e che rimane uno dei principali capitoli attenzionati».
La sfida della banca, però, non si esaurisce qui.
«Bcc Valdostana è impegnata nel portare avanti, su diversi tavoli, il suo percorso di rafforzamento e crescita, oltre che di vicinanza agli oltre 10mila soci – conclude Cesano -. Abbiamo rinnovato il nostro modo di fare banca, riorganizzato le filiali e l’organizzazione interna, lavorato per un migliore e innovativo servizio sul territorio. I frutti si stanno raccogliendo anche se l’impatto della pandemia rappresenta un’incognita».
(al.bi.)