Sindacati della scuola in piazza contro il decreto Sostegni bis
La mobilitazione in piazza Deffeyes ad Aosta è convocata per mercoledì 9 giugno dalle 15 alle 17
Sindacati della scuola in piazza mercoledì 9 giugno dalle 15 alle 17 per chiedere di cambiare il decreto sostegni bis e ottenere misure urgenti di sostegno al settore.
La manifestazione
Questo lo spirito con cui Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals della Valle d’Aosta aderiscono all’iniziativa promossa in tutta Italia per protestare contro il recente decreto del Governo Draghi.
Nella nostra regione, in particolare, questo si tradurrà in un presidio in piazza Deffeyes ad Aosta con l’obiettivo di sensibilizzare le forze politiche sulla necessità di cambiare il provvedimento legislativo durante l’iter di conversione di legge.
I sindacati
È duro il giudizio che Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals danno delle «inaccettabili invasioni di campo» presenti nel decreto, in particolare su materie «soggette a regolazione per contratto, come la mobilità del personale».
I sindacati etichettano come «bruttissime» le decisioni del Governo Draghi, a maggior ragione dopo che «nel “Patto per la Scuola al Centro del Paese” del 20 maggio sono state fatte dal governo solenni dichiarazioni di apertura al dialogo» e alla valorizzazione dei sindacati.
Insomma, le sigle della scuola chiedono un forte intervento in sede di conversione, al fine di rimediare «alle tante incongruenze, alcune macroscopiche, che mettono a rischio il buon avvio dell’anno scolastico – dicono i sindacati -. Si pensi solo alla sconcertante previsione di un avvicendamento a fine ottobre tra supplenti e vincitori eventuali di concorso».
Le richieste
Fin qui le lamentele, ma Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals partono anche con le richieste da portare al governo.
Per prima cosa, i sindacati chiedono la stabilizzazione di tutti i precari e il via libera alla partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente.
Inoltre, chiedono di rivedere le misure sul reclutamento, per le quali viene evidenziato come sia «profondamente sbagliata la convinzione che i concorsi per esami sarebbero l’unica modalità obiettiva e trasparente di selezione».
Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals, insomma, chiedono una «riforma complessiva del reclutamento che coinvolga anche le graduatorie provinciali per le supplenze di seconda fascia e che si attivi la formazione iniziale abilitante».
Cattedre vuote
I sindacati sono un fiume in piena e lanciano ombre sul prossimo futuro.
«Dagli esiti del concorso straordinario per titoli ed esami non possiamo che trarre amaramente la conclusione che il nuovo anno inizierà con cattedre scoperte e precari scoraggiati e demotivati – attaccano -. Dopo anni di servizio in cattedra e di possesso dei requisiti di accesso, molti aspiranti si vedono negato il diritto alla stabilizzazione».
Superamento blocchi mobilità
Come se questo non bastasse, Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals chiedono anche il «superamento dei blocchi sulla mobilità del personale» e tacciano questo “interesse” del Governo come «un insensato accanimento ideologico».
E ancora chiedono il «rafforzamento degli organici del personale docente educativo» a partire «dalla conferma dell’organico Covid», ogni forma di «sostegno economico alla scuola» e , infine, «la riduzione del numero massimo di alunni per classe».
(al.bi.)