Morte di Pino Betemps: prende piede l’ipotesi omicidio
L'uomo era stato trovato morto, con una corda al collo, nella cantina della sua abitazione di Saint-Christophe
Pino Betemps potrebbe essere stato ucciso. Il 72enne di Saint-Christophe era stato trovato morto (con una corda al collo) nella cantina della sua abitazione il 19 ottobre.
L’autopsia – eseguita da Serena Curti e Pasquale Beltempo – inizialmente non è riuscita a definire con certezza quale sia stata la causa del decesso, ma ha chiarito che l’uomo era morto da circa 4 giorni. Gli ulteriori accertamenti medico-legali, tuttavia, avrebbero rilevato delle ferite alla testa, oltre a traumi a un polso e al naso. Elementi compatibili con una colluttazione.
Sempre più remota dunque l’ipotesi, inizialmente non esclusa, che si sia trattato di un suicidio.
I dubbi
A non convincere gli inquirenti sono principalmente due aspetti: la posizione del corpo e la corda che Betemps aveva intorno al collo. A quanto si apprende, si tratta di una specie di fascetta spessa simile a quelle utilizzate per il fieno. La “fune” non è spezzata e le travi del soffitto della cantina sono tutte integre. Non sono presenti altri “appigli”.
Ma allora se l’uomo – che viveva in una vecchia villetta in località Sorelley in una situazione di degrado si fosse tolto la vita con la corda, come mai il corpo era a terra? I rilievi eseguiti dalla Scientifica avrebbero escluso l’ipotesi che la salma sia stata spostata in un momento successivo alla morte, in quanto non sono presenti segni di trascinamento. I detective, poi, non hanno trovato biglietti di addio.
Che ci sia dunque la mano di un killer dietro alla morte di Pino Betemps? E’ questa l’ipotesi che sta prendendo quota alla luce delle ultime risultanze.
Le indagini
Di certo, gli uomini della Squadra mobile della Questura – coordinati dal pm Giovanni Roteglia (che ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti) – intendono capire quale potrebbe essere il movente. Impresa complessa: Betemps viveva in quella villetta circondata dalle vigne da tantissimi anni insieme al fratello Franco (gravemente disabile). Entrambi non avevano praticamente rapporti con il mondo esterno.
Impensabile che si sia trattato di un furto (o di una rapina) finito in tragedia.
Di certo non sono emersi segni di effrazione nell’immobile, tuttavia quando Pino è stato trovato senza vita dai vicini di casa (che lo cercavano in quanto Franco aveva avuto un malore) la porta della villetta era aperta. Ed è praticamente impossibile capire se qualcuno si sia introdotto nell’abitazione; in tutti i locali regnano disordine e sporcizia, cantina compresa. Il corpo, infatti, è stato trovato tra bottiglie vuote e rifiuti vari.
Tutti elementi che complicano il lavoro della Scientifica, i cui esiti sono attesi nelle prossime settimane.
(f.d.)