Aosta: 358 mila euro per la videosorveglianza al Quartiere Cogne
comuni
di Alessandro Bianchet  
il 16/12/2021

Aosta: 358 mila euro per la videosorveglianza al Quartiere Cogne

La Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità presentato da Inva che prevede l'installazione di 51 telecamere divise in tre lotti

È stato approvato venerdì dalla Giunta l’ampliamento della videosorveglianza a tutto il Quartiere Cogne, per una cifra stimata in circa 358 mila euro.

Insomma, continua la stretta in materia di sicurezza del governo di piazza Chanoux, che dopo l’avvio delle telecamere in Place Soldats de la Neige e il via libera al sistema di videosorveglianza nella zona dell’autostazione di via Carrel, alza ancora il tiro.

Il progetto

Venerdì, infatti, la Giunta ha approvato lo studio di fattibilità di Inva per l’evoluzione del sistema federato di videosorveglianza, che vedrà l’ampliamento al Quartiere Cogne.

In particolare, il monitoraggio riguarderà aree sensibili come via Elter zona Nord, tra via Cavagnet e via Chamonin, le zone est (grattacieli e nuova rotonda) e ovest di via Chamonin, la rotonda di via Monte Grivola (in corrispondenza di corso Saint-Martin-de-Corléans), la scuola Lexert, il parcheggio tra via Chamonin e via Vuillerminaz, i giardinetti e il campo da basket di via Vuillerminaz e l’area adibita a sede mercatale e parcheggio di via Mont Fallère e via Monte Cervino.

Le zone sono state selezionate da amministrazione comunale e Questura, a seguito di numerosi sopralluoghi.

Tre lotti

L’intervento verrà eseguito in tre lotti.

Il lotto 01A comprenderà via Elter e via Chamonin.

Il lotto 01B riguarderà l’area della scuola dell’Istituzione scolastica Lexert, mentre il lotto 01C comprenderà giardinetti e area di via Mont Fallère-via Monte Cervino.

Il costo complessivo sarà di circa 358 mila euro.

La prima fase, già finanziata, riguarderà i lotti 01A e 01C (per uno stanziamento di 286.517 euro), mentre il completamento troverà copertura nel 2022.

I nuovi impianti saranno poi collegati al network federato composto da oltre 120 telecamere collegate in rete e distribuite sull’intero territorio urbano, a sua volta esteso alle forze dell’ordine.

Da studio di fattibilità, inoltre, emerge che i nuovi occhi elettronici saranno 51, tutti digitali ONVIF con risoluzione FULL HD o superiore.

A questi si aggiungono due nuovi sistemi di registrazione in alta affidabilità e ad alta capacità in alcuni nodi di raccolta federati.

La proposta di Inva prevede anche progettazione esecutiva delle opere civili, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, nonché la fornitura dei cartelli con le informative legali e tutte le licenze software.

(al.bi.)

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