Cassonetti azzurri per la raccolta dei rifiuti tessili in 14 isole ecologiche
Dal primo gennaio è obbligatoria la raccolta dei rifiuti tessili. Si possono conferire indumenti, accessori ma anche tessuti per la casa, calzature, giocattoli in tessuto e peluches.
Cassonetti azzurri per la raccolta dei rifiuti tessili in 14 isole ecologiche.
Dal primo gennaio, in applicazione del decreto legge 116/220, è obbligatoria la raccolta dei rifiuti tessili.
Con la collaborazione di EnVal, Environnement en Vallée, la nostra regione è ra le prime in Italia ad adattarsi alla nuova normativa.
Da martedì primo marzo, in 14 ecocentri della nostra regione, i cittadini troveranno i cassonetti azzurri dove sarà possibile conferire i rifiuti di origine tessile.
Si tratta di cassonetti del tutto simili ai cassonetti gialli Caritas che progressivamente saranno eliminati; anche le modalità di conferimento non cambiano: indumenti, tessuti e accessori dovranno essere conferiti in buste ben chiuse.
Rifiuti tessili: cosa si può mettere nei cassonetti azzurri
Nei cassonetti azzurri potranno essere conferiti abbigliamento usato e accessori: maglie, giubbotti, pantaloni, calze, camicie, gonne, t-shirt, gonne, intimo, guanti, sciarpe, cappelli …
Calzature, borse, zaini, tessuti per la casa: tende, lenzuola, coperte, tovaglie e asciugamani.
Giocattoli in tessuto: peluche, bambole di pezza.
I rifiuti conferiti saranno ritirati da ITR, Italian Textile Recycling.
Non si devono conserire abiti e tessuti da lavoro sporchi di grasso o di vernice o bagnati o contaminate da muffe.
Cassonetti gialli, che fine faranno?
I contenitori gialli della Caritas nei quali siamo abituati a conferire gli indumenti usati verranno progressivamente rimossi.
Sarà comunque possibile continuare a donare alla Caritas gli indumenti in buono stato, attraverso il magazzino di zona Tzambarlet e con la collaborazione delle parrocchie.
Il commento di En.Val
«En.Val si occupa della gestione dei rifiuti indifferenziati e differenziati provenienti dalle raccolte della Regione Valle d’Aosta.
La raccolta differenziata dei rifiuti tessili, in vigore dal primo gennaio 2022, ci aiuterà a favorire il riciclo e il riutilizzo di tale materiale e pertanto di ridurre gli impatti causati dal comparto sull’ambiente – dichiara l’ingegner Matteo Millevolte, direttore tecnico di EnVal.
La raccolta separata dei tessili consente infatti di diminuire i rifiuti inviati in discarica (stracci, tessuti, tende, ecc.) che a oggi si trovavano nel rifiuto indifferenziato, e risulta essere il primo passo per sviluppare buone pratiche di riuso recupero e riciclo dei tessuti, aumentando le percentuali di raccolta differenziata e contribuendo a raggiungere gli ambizioni obiettivi di riciclo dettati dall’Unione Europea».
Il commento della Caritas
«E’ un cambiamento che va nella direzione della cura: cura dell’ambiente, perché cresce la raccolta differenziata, e cura delle relazioni e delle persone, attraverso il dono alla Caritas degli abiti che ancora possono essere utilizzati.
Gli abiti raccolti serviranno per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà presenti nelle nostre comunità, in continuità con quanto fatto da più di trent’anni» – ha commentato il direttore della Caritas Andrea Gatto.
Dove conferire i rifiuti tessili
A questo link, l’elenco degli ecocentri dove sarà possibile conferire gratuitamente i rifiuti tessili a partire da martedì 1º marzo.
Nella foto in alto, i cassonetti azzurri all’isola ecologica di via Caduti del Lavoro, ad Aosta.
(c.t.)