Movida ad Aosta: giovedì 11 l’ultimo incontro pubblico
L'amministrazione comunale ha fissato l'ultima occasione di confronto con esercenti, cittadini e dj per raggiungere la quadra nell'ambito del progetto MoVdA
Movida ad Aosta, giovedì 11 agosto l’ultimo incontro con la popolazione.
L’amministrazione comunale ha infatti fissato per giovedì alle 11, nel salone ducale dell’Hôtel de Ville, il terzo e ultimo appuntamento del progetto MoVdA, pensato per stimolare un confronto tra i diversi portatori di interesse per sviluppare forme di svago e una vita notturna sana e responsabile.
L’incontro pubblico
L’incontro di giovedì vedrà la partecipazione degli amministratori comunali, del Questore di Aosta Ivo Morelli e sarà aperto a esercenti, dj e cittadini, con lo scopo di stimolare una riflessione e arrivare a una sintesi sulla corretta gestione della movida aostana.
Il tutto puntando a contemperare gli interessi degli operatori economici, la voglia di divertirsi dei giovani e il diritto al riposo dei residenti, in particolare, secondo l’amministrazione, per le zone del centro storico e di viale Conte Crotti.
Il progetto
Quella di giovedì sarà la terza e ultima “puntata” del progetto MoVdA, partito lo scorso 13 giugno con il primo incontro tra l’amministrazione comunale e i titolari di alcuni locali aostani.
La riunione era servita per discutere di temi come gli orari di apertura delle attività, delle animazioni musicali, nonché per confrontarsi sul volume della musica diffusa nel corso delle serate.
Il 5 luglio, invece, la biblioteca Ida Desandré di viale Europa aveva ospitato un confronto con alcuni cittadini (pochi per la verità) e alcuni esercenti.
Lo sfogo
Intanto, in vista dell’incontro di giovedì 11 luglio è emersa la prima defezione.
Bob Sinisi, il celebre dj rossonero, sostanzialmente l’artefice dell’incontro della sua categoria con la Giunta aostana, ha deciso di non prendere parte alla mattinata.
Come già fatto in occasione dell’accorata lettera indirizzata al sindaco Gianni Nuti, Sinisi ha affidato il suo pensiero ai social.
«Sarà che ho particolarmente a cuore la mia salute fisica e (soprattutto) quella mentale, sarà che a 59 anni di fare il Masaniello della situazione proprio non ho voglia: in ogni caso, l’undici agosto non parteciperò all’incontro organizzato dal signor sindaco dottor Gianni Nuti con la popolazione, i gestori dei locali cittadini e i dj per discutere dell’Aosta by night».
La decisione sembra essere stata sofferta.
«Paradossalmente sono stato io a spingere perché avesse luogo e mi dispiacerà moltissimo non esserci – evidenzia Sinisi -, soprattutto perché il primo cittadino aveva concesso questa importante “apertura di credito”, grazie alla mediazione fondamentale della consigliera Cristina Dattola».
All’interno della categoria, infatti, non sembra essere nato un accordo univoco.
«La verità è che, peccando forse di presunzione, ritenevo di essermi fortemente esposto a nome di tutta la categoria – ha continuato Bob Sinisi -. Invece, negli ultimi giorni, confrontandomi con i sette colleghi che hanno aderito all’iniziativa e con altri che invece non ci saranno, ho capito che non è così».
«Io con gli anni mi sono liberato dagli estremismi e ho abbracciato la pratica del confronto sano, costruttivo e della mediazione – ha spiegato ancora il decano dei dj valdostani -. Non amo fare la guerra, non mi nutro di veleni e rispetto le persone a prescindere dalla carica istituzionale e dall’appartenenza politica. Animi accesi e polemiche gratuite: no grazie».
Per questo, anche alla luce del mancato accordo con tutti gli altri dj, Bob Sinisi ha alzato bandiera bianca.
«La presenza alla riunione risulterebbe assolutamente inutile, anche perché non aprirei bocca – ha concluso -. Torno volentieri nel mio angolo di paradiso, con smartphone e computer spenti, a leggere un libro, a pascolare i cani progettando nuove serate in qualche vallata laterale dove i riflettori sono spenti e la pressione gestibile nonché ad ascoltare tanta bella musica. Lascio tranquillamente il palcoscenico ad altri: non sono un vip né tantomeno una rockstar».
(alessandro bianchet)