Carenza di personale in tribunale, 500 mila euro annui per gli amministrativi regionali ‘in prestito’
Il concorso per 7 assunzioni è stato bandito ma mai espletato.
Carenza di personale in tribunale: 500 mila euro annui per gli amministrativi regionali ‘in prestito’.
Una media di 500 mila euro annui, circa 7 milioni di euro dal 2008 al 2021.
Questa è la spesa che l’amministrazione regionale ha sostenuto per mettere a disposizione, ogni anno, una decina di persone ‘distaccate’ per lavorare negli uffici del Tribunale e della Procura afflitti da una cronica carenza di personale.
Se n’è parlato stamattina in Consiglio regionale, per iniziativa del consigliere della Lega Paolo Sammaritani.
«La giustizia italiana ha tanti problemi; alla lentezza dei processi e alla carenza di giudici si aggiunge anche la carenza del personale amministrativo – ha detto il consigliere Sammaritani – ribadendo la preoccupazione per la perdurante e grave carenza del personale di cancelleria, dell’Ufficio Esecuzioni e del personale amministrativo.
Sammaritani ha interpellato la Giunta per sapere se sia possibile assegnare personale per risolvere le criticità.
«La questione è nota e attenzionata sin dal 2018, con i problemi ben noti ai Governi che da quella data si sono succeduti – ha commentato il presidente della Regione Erik Lavevaz.
Dal 2008 a oggi, in regime di distacco, una decina di persone ogni anno lavora per gli uffici di Tribunale e Procura.
Questione della quale il presidente della regione ha parlato con la ministra Cartabia, evidenziando la difficoltà di autorizzare i ‘comandi’ considerata la situazione critica del comparto unico di lavoro.
«Nel mese di luglio, dopo le dichiarazioni preoccupate del presidente del Tribunale – ho nuovamente scritto alla ministra Cartabia – ha precisato Lavevaz.
Carenza di personale in tribunale: 7 posti ma non c’è il concorso
Ho chiesto notizie del bando di concorso per la copertura di 7 posti, bandito a febbraio 2020 ma mai espletato che potrebbe almeno in parte risolvere la questione».
Il presidente della Regione ha proposto di dare organicità alla questione, attraverso la definizione di un protocollo d’intesa che regoli i rapporti tra le due amministrazioni.
Lo scioglimento del parlamento però rallenterà le interlocuzioni» – ha analizzato Lavevaz.
«La giustizia è un servizio pubblico fondamentale: l’inefficienza della giustizia italiana costa 33 miliardi di euro all’anno, in Valle d’Aosta circa 90 milioni di euro – ha fatto rilevare l’avvocato Sammaritani.
Sammaritani si è detto «lieto che l’amministrazione regionale sia sensibile alle richieste del Presidente del Tribunale di Aosta: la predisposizione di un protocollo è una strada da coltivare con estrema urgenza, perché i ritardi della giustizia sono inaccettabili per un paese civile».
(c.t.)