10 anni da precario: educatore Convitto Chabod vince causa contro Regione
Per sei docenti l'Amministrazione regionale dovrà risarcire 62 mila euro, oltre alla spese legali
Tre ricorsi accolti dal giudice del Lavoro, Luca Fadda, presentati contro la Regione Valle d’Aosta, che dovrà risarcire 6 docenti per un totale di 62 mila euro, oltre alle spese legali.
Il 2 novembre tre insegnanti iscritti al Savt-Ecole, difesi dall’avvocato Sacha Bionaz del Foro di Ivrea, si sono visti dare ragione in materia di differenze retributive e ricostruzione della carriera per i docenti a tempo indeterminato ed uno sulla reiterazione contratti a termine per oltre tre anni consecutivi, riconoscendone nuovamente l’abuso compiuto dall’amministrazione scolastica regionale (nel caso di specie ben 10 anni consecutivi) per supplenze su “organico di diritto”.
10 anni con contratti rinnovati
In particolare – per l’educatore del Convitto regionale Federico Chabod che aveva stipulato negli ultimi 10 anni scolastici, dal 2012/13 al 2021/22, altrettanti contratti a tempo determinato – il Giudice ha accertato «un ricorso improprio e distorto alle supplenze su “organico di diritto”, desumibile dalla frequenza e dalla durata delle stesse, congiuntamente al fatto che si siano svolte presso lo stesso istituto e sulla stessa cattedra».
Il Tribunale ha pertanto condannato la Regione ad un risarcimento di 11 mila euro euro, in aggiunta alle spese legali.
Nella stessa controversia, il ricorrentesi è anche visto riconoscere, grazie ad una domanda parallela e diversa, altrettanti 11 mila euro per le differenze retributive, da riconoscersi ai docenti a tempo determinato legate all’anzianità di servizio in conformità al principio di non discriminazione dei lavoratori precari rispetto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato.
Le altre sentenze
Con le altre due sentenze pronunciate, il Giudice, disapplicando l’illegittima e minore ricostruzione di carriera effettuata dall’Amministrazione regionale, ha confermato a 5 docenti oggi di ruolo il diritto alle differenze retributive derivanti dall’applicazione degli scatti stipendiali, riconoscendo il diritto agli insegnati all’intera anzianità di servizio pre-ruolo a valere per l’avanzamento di carriera per tutti i giorni di servizi effettivamente prestati, disponendo la conseguente collocazione in un gradone stipendiale più elevato.
Nel complesso, l’amministrazione scolastica regionale è stata condannata a rifondere più di 40 mila euro agli interessati.
“Se l’esito del ricorso per le differenze retributive era prevedibile – commenta Luigi Bolici, segretario del Savt-Ecole – con le sentenze pubblicate la settimana scorsa in Valle d’Aosta viene nuovamente affermata l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine per più di tre anni sullo stesso posto. Poiché queste situazioni sono numerose, il nostro auspicio è che la Regione, avvalendosi delle prerogative derivanti dalla L.R. 18/2005, si decida a stabilizzare i posti al 30 giugno, mettendo a ruolo gli insegnanti e gli educatori che ogni anno, sistematicamente, garantiscono il funzionamento della scuola valdostana”.
(re.aostanews.it)