Cassazione Geenna, Libera VdA: «Sentenza che ci lascia perplessi»
L'associazione, parte civile nel processo, commenta il verdetto con cui i giudici hanno annullato con rinvio le condanne pronunciate in appello
La «sentenza va rispettata, ma ci lascia perplessi. Attendiamo di leggere le motivazioni». Così l’associazione Libera Valle d’Aosta, parte civile nel processo, commenta la sentenza con cui – martedì 24 gennaio – la Cassazione ha annullato con rinvio le quattro condanne pronunciate dalla Corte d’appello di Torino, assolvendo in via definitiva l’ex consigliere regionale Marco Sorbara dall’accusa di concorso esterno. Gli altri quattro imputati – l’ex assessora di Saint-Pierre Monica Carcea, il ristoratore Antonio Raso, l’ex consigliere di Aosta Nicola Prettico e il dipendente del Casinò Alessandro Giachino (tutti accusati di associazione mafiosa, tranne Carcea che risponde di concorso esterno) – dovranno affrontare un nuovo processo d’appello.
La presa di posizione
In una nota, Libera scrive: «Nel rispetto dei ruoli, la giustizia deve fare il suo corso. Noi come Libera continueremo a seguire il nuovo processo presidiando le aule di Giustizia per fare la nostra parte con il coraggio della denuncia e la forza della proposta. E’ importante mantenere alta l’attenzione sulla presenza delle mafie e sui fenomeni di corruzione, intensificare il nostro impegno sul territorio, nella scuola, nell’Università nella ricerca della verità affinché i cittadini e cittadine possano recuperare la fiducia nella Politica e nelle Istituzioni in un territorio in cui si fatica a riconoscere la presenza e la pericolosità delle mafie».
(re.aostanews.it)